Cosa significa indossare sempre lo stesso profumo, secondo la psicologia

Cosa significa indossare sempre lo stesso profumo? La psicologia, ancora una volta, ha la risposta. Per molti si tratta di un gesto semplice, naturale e soprattutto spontaneo. Eppure, potrebbe nascondere dietro altro.

Non è solo un vezzo o una semplice preferenza estetica: scegliere ogni giorno lo stesso profumo racconta molto più di quanto si possa immaginare. Secondo la psicologia, questa abitudine rappresenta un gesto profondamente radicato nei meccanismi della mente, tra costruzione dell’identità, bisogno di coerenza e attivazione della memoria emotiva. Dietro la scelta ripetuta di una fragranza si nasconde un vero e proprio linguaggio invisibile, che parla di chi siamo, di cosa proviamo e di come vogliamo essere percepiti.

Cosa significa mettere sempre lo stesso profumo: la risposta della psicologia

Indossare sempre lo stesso profumo significa costruirsi una vera e propria “firma olfattiva”. Proprio come un tono di voce, uno stile di abbigliamento o una gestualità, anche l’odore può diventare un tratto distintivo. Il profumo finisce per cucirsi addosso, accompagnando la persona in ogni situazione e diventando una sorta di estensione dell’identità. Questo fenomeno è stato approfondito da uno studio pubblicato su PLOS ONE nel 2021, che ha analizzato il ruolo delle fragranze nella percezione sociale e nella costruzione dell’immagine personale. I risultati hanno rivelato che chi sceglie sempre la stessa fragranza tende a prediligere aromi che si fondono armoniosamente con il proprio odore corporeo, contribuendo così a creare un’impronta unica, coerente e riconoscibile.

mettere profumo
Mettere il profumo

In un mondo che cambia rapidamente e in cui le certezze sono spesso messe alla prova, mantenere un elemento costante come il profumo può diventare un rifugio emotivo. Ripetere quotidianamente lo stesso gesto offre una sensazione di continuità, quasi come se quel flacone diventasse un piccolo talismano invisibile. Questa tendenza, dal punto di vista psicologico, riflette un bisogno profondo di coerenza e stabilità. A livello inconscio, la fragranza scelta può rappresentare un’àncora simbolica: un modo per sentirsi centrati e padroni di sé, anche nelle giornate più instabili.

Non tutti sanno, inoltre, che il profumo ha un legame diretto con il sistema limbico, l’area del cervello deputata alla gestione delle emozioni e dei ricordi. Non stupisce quindi che molti scelgano una fragranza perché rievoca persone amate, momenti speciali o fasi significative della propria vita. Gli esperimenti condotti negli anni ’80 dal gruppo di ricerca dell’Università di Warwick, guidato da Kirk Smith, Van Toller e Dodd, hanno dimostrato come un odore possa essere associato a uno stato d’animo e rievocarlo anche a distanza di tempo, attraverso un processo di condizionamento inconscio. Gli odori, in questo senso, agiscono come chiavi emotive: basta un soffio di profumo per riportare alla mente un abbraccio, una sera d’estate, una persona che non c’è più.

Comunicazione invisibile e relazioni sociali

Oltre all’aspetto personale ed emotivo, il profumo svolge anche un potente ruolo nella comunicazione non verbale. La fragranza che scegliamo di indossare ogni giorno trasmette informazioni su di noi, sul nostro umore, sulle intenzioni e persino sul nostro stato d’animo. Secondo la ricerca pubblicata su PLOS ONE, il profumo viene percepito in modo più gradevole quando è coerente e familiare: non solo per chi lo indossa, ma anche per chi lo riceve. In questo modo, la fragranza si trasforma in un messaggio olfattivo, capace di influenzare le dinamiche relazionali e il modo in cui veniamo ricordati.

Chi sceglie di affidarsi sempre alla stessa fragranza spesso trova in questo rituale un potente alleato nella costruzione dell’autostima. Sentirsi bene con il proprio odore equivale a sentirsi “a posto”, pronti ad affrontare la giornata con maggiore sicurezza. Il profumo diventa una sorta di armatura invisibile: qualcosa che protegge, rassicura, sostiene. Le ricerche di King, sempre negli anni ’80, hanno suggerito che attraverso l’associazione inconscia tra fragranze e stati d’animo positivi, sia possibile attivare sensazioni piacevoli e rassicuranti. Una sorta di terapia silenziosa, che parte dal naso e arriva dritta al cuore.

Insomma, le motivazioni che spingono le persone a indossare sempre lo stesso profumo sono varie e soprattutto stratificate. C’è chi desidera essere riconoscibile, chi vuole imprimere il proprio passaggio nella memoria olfattiva degli altri. Altri ancora vi associano ricordi d’infanzia, nostalgie, legami affettivi. E non manca chi, dietro questa scelta, cela il desiderio inconscio di coerenza, come se la fragranza fosse la colonna sonora di un’immagine che si vuole trasmettere al mondo. In ogni caso, il profumo diventa un modo per andare oltre la semplice nota olfattiva. Si tratta di un gesto di identità, un vero richiamo emotivo e, forse, anche un modo per continuare a sentirsi se stessi, nonostante il mondo intorno cambi,