Sembra un fiordo norvegese, ma è in Italia: l'itinerario di maggio in un borgo unico e meraviglioso

In Italia, e in particolare in Toscana, c'è un borgo che sembra essere in un fiordo norvegese: ecco un itinerario per due giorni nel mese di maggio, in questo splendido luogo.

L'Italia è uno dei Paesi più belli al mondo, per tanti motivi diversi. Lo è, ad esempio, per la varietà dei suoi paesaggi: dalle montagne delle Alpi e degli Appennini, alle spiagge e alle acque paradisiache del suo mare, fino alle sue campagne e ai meravigliosi laghi. I paesaggi italiani sono così variegati e belli, che alcune località sembrano trovarsi in Paesi lontanissimi. In Veneto, ad esempio, ci sono delle riserve naturali che sembrano quelle di Bali, in Indonesia. In Toscana, poi, c'è un borgo che sembra trovarsi nei pressi di un fiordo norvegese. È il borgo di Isola Santa, una frazione del comune di Careggine, in provincia di Lucca.

A parlarne, è stato anche un noto travel creator, Lorenzo Maddalena. L'esperto ha spiegato che questo è un borgo semi sommerso: questo perché il lago artificiale, color smeraldo, ha inghiottito la parte bassa del paese. Questo lo ha portato, con il tempo, a un lento abbandono. Per fortuna, però, negli ultimi anni questo borgo è stato valorizzato di nuovo e, grazie alle iniziative promosse nella località, e grazie alle sue piccole attività ricettive, questo luogo sta tornando a vivere. Tra le sue particolarità, spiega ancora l'esperto, c'è il fatto che il borgo si possa vedere nella sua interezza solo durante lo svuotamento del lago. In questo articolo, proponiamo un itinerario di due giorni, per godersi le case in pietra e la sua atmosfera tranquilla e autentica nel mese di maggio.

Nel mese di maggio, scoprite il borgo che sembra di essere in un fiordo norvegese, ma è in Italia: cosa vedere a Isola Santa

Isola Santa, frazione del comune di Careggine in Garfagnana, si trova a 550 metri di altitudine, immersa nel cuore selvaggio delle Alpi Apuane. Questo piccolo borgo, con le sue abitazioni in pietra raccolte intorno a un lago artificiale, presenta un colpo d’occhio sorprendente. L’impressione è quella di trovarsi in un paesaggio nordico, quasi a ridosso di un fiordo norvegese, per la disposizione scenografica tra acqua e monti ripidi. Il borgo colpisce per la sua atmosfera sospesa nel tempo, lontana dai circuiti del turismo di massa. Un luogo dove il silenzio e la natura sembrano governare ancora ogni cosa. Intorno, una cornice di boschi, cime frastagliate e sentieri antichi che invitano all’esplorazione.

 

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Il lago, realizzato in seguito alla costruzione di una diga tra il 1948 e il 1949, ha parzialmente sommerso l’antico abitato. Ogni decennio, quando il bacino viene svuotato per manutenzione, emergono i resti storici del vecchio villaggio: un mulino, un ponte in pietra, muri che raccontano vite passate. Il mese di maggio è particolarmente indicato per una visita a Isola Santa. Il clima, mite e profumato di fioriture, rende le camminate e le attività all’aperto ancora più appaganti. Inoltre, in primavera, il borgo non è ancora investito dall'afflusso turistico estivo, permettendo così un’esperienza più autentica e rilassata. Gli amanti della pesca sportiva trovano nel lago acque pulite e tranquille, mentre gli appassionati di trekking possono scegliere tra numerosi itinerari immersi in ambienti incontaminati.

L'itinerario per il mese di maggio

L’arrivo a Isola Santa può essere programmato per il sabato mattina. Dopo aver preso alloggio in una delle caratteristiche strutture dell’albergo diffuso, si può iniziare con una passeggiata nel cuore del borgo. Meritano attenzione la chiesa di San Jacopo, con il suo campanile a pianta quadrata e scala interna a chiocciola, e l’intero centro abitato, perfettamente conservato. Nel pomeriggio, il sentiero CAI n. 9, con partenza dalla diga, offre un’escursione tra ruscelli e faggete fino al borgo fantasma di Col di Favilla. Si tratta di un percorso ad anello di circa sei chilometri, facilmente percorribile in poche ore. Al rientro, il relax è garantito: piatti tipici della Garfagnana, come quelli a base di tartufo e formaggi locali, si possono gustare nei piccoli ristoranti del borgo. La sera invita alla calma. Una passeggiata lungo il lago conclude la giornata in modo poetico.

Fiordo norvegese Italia maggio
La splendida Isola Santa.

La domenica si apre con una camminata più impegnativa, verso le cime delle Apuane, come il Monte Corchia o la zona delle Panie, raggiungibili partendo direttamente da Isola Santa. In alternativa, chi preferisce un’attività più contemplativa può dirigersi verso le Marmitte dei Giganti, curiose formazioni geologiche create dall’erosione dell’acqua. Nel primo pomeriggio si può tornare al borgo per un pranzo leggero, seguito da un ultimo momento di quiete tra i boschi di castagno o sulla riva del lago, prima della partenza. Questo itinerario consente di vivere la magia di un luogo che, pur essendo profondamente toscano, evoca paesaggi nordici. Un angolo incantato dove natura e memoria convivono in perfetto equilibrio.