Luca Argentero come non l’avete mai visto: il film da recuperare subito su RaiPlay.
Se pensate di conoscere davvero Luca Argentero, preparatevi a cambiare idea. Dimenticate il medico brillante e compassionevole della fiction Doc – Nelle tue mani, perché su RaiPlay c’è un film che vi mostrerà un volto completamente diverso dell’attore torinese. Si tratta de Il permesso – 48 ore fuori, noir teso e viscerale diretto da Claudio Amendola, dove Argentero interpreta uno dei ruoli più crudi e intensi della sua carriera. Tra l'altro, il celebre attore sta lavorando alla nuovissima stagione de I Cesaroni e il pubblico è in trepidante attesa.
Il film, uscito nel 2017, ha raccolto lodi dalla critica ed è oggi disponibile in streaming in una versione che permette al pubblico di riscoprire uno dei titoli più interessanti del cinema italiano recente. Una pellicola che unisce racconto sociale e tensione narrativa, con una regia diretta e senza filtri, proprio come le storie dei suoi protagonisti. Il permesso – 48 ore fuori racconta le vite di quattro detenuti che ottengono un permesso temporaneo dal carcere di Civitavecchia. Quarantotto ore di libertà per affrontare i fantasmi del passato, per cercare vendetta o per afferrare un’ultima possibilità di redenzione.
Il film da riscoprire con Luca Argentero su RaiPlay: l'attore come non l'avete mai visto
Ognuno di loro ha una storia diversa, ma tutti sono legati da un filo sottile: la volontà di ritrovare, in quel poco tempo concesso, un briciolo di umanità. C’è Rossana, giovane ricca travolta dal traffico internazionale di droga. Angelo, ragazzo di periferia, che ha scelto la strada sbagliata. Luigi, interpretato dallo stesso Claudio Amendola, boss d’altri tempi con conti in sospeso. E poi c’è Donato, il personaggio di Argentero, che da solo vale la visione dell’intero film.
Donato è un ex pugile. Uomo silenzioso, tormentato, il cui corpo racconta storie di fatica e dolore. In carcere per aver partecipato a incontri clandestini, vive con il peso della vergogna e della rabbia. La sua unica ancora è la moglie, costretta a prostituirsi da un protettore che lui, una volta fuori, vuole affrontare. Argentero si cala nel personaggio con una fisicità mai vista prima. Niente sorriso rassicurante, nessuna eleganza da protagonista romantico. Qui è ruvido, sporco, consumato dalla rabbia. Ogni gesto è carico di tensione, ogni sguardo racconta un uomo sull’orlo dell’abisso. Una performance che sorprende per intensità e autenticità, rivelando sfumature che raramente si vedono nei suoi ruoli televisivi più celebri.

La regia di Claudio Amendola è asciutta, concreta. Il film non cerca lo spettacolo fine a sé stesso, ma punta al cuore della storia. Con il supporto alla sceneggiatura di Giancarlo De Cataldo, già autore di Suburra, la narrazione si muove tra realismo e tensione emotiva, mantenendo sempre alta l’attenzione dello spettatore. Il ritmo è serrato. Le scene si susseguono come colpi ben assestati, alternando momenti di pura azione a dialoghi intensi. La Roma rappresentata non è quella da cartolina, ma una città grigia, spietata, che sembra rispecchiare il tormento dei suoi protagonisti.
Perché vale la pena vederlo
Il permesso – 48 ore fuori non è solo un film da vedere: è un’esperienza da vivere. Mette in scena il dramma umano senza edulcorazioni, raccontando storie vere, fatte di dolore, ma anche di possibilità. È proprio questo contrasto tra il buio e la speranza a rendere la pellicola così potente. Anche il pubblico e la critica lo hanno riconosciuto: quattro candidature ai Nastri d’Argento e quasi un milione di euro al box office italiano sono il segno di un’opera capace di lasciare il segno. Ma è soprattutto il passaparola a tenerlo vivo, soprattutto ora che è disponibile in streaming su RaiPlay, accessibile a tutti.
Guardare il film oggi vuol dire riscoprire un Luca Argentero totalmente nuovo e inedito. Negli ultimi anni ha conquistato definitivamente il pubblico con il suo personaggio di Andrea Fanti in Doc, ma qui è in una chiave completamente diversa, totalmente nuova. Lo vediamo come un uomo rotto e rabbioso, pronto a salvarsi in qualche modo. È una prova attoriale che merita attenzione, perché dimostra quanto sia versatile e coraggioso l’attore nel mettersi in gioco. Il film è un noir con l’anima, dove la violenza non è mai gratuita e le emozioni sono sempre autentiche. Su RaiPlay lo si può recuperare facilmente, per lasciarsi travolgere da una storia intensa e profonda, raccontata senza filtri né retorica.