Chi paga il carcere ai detenuti, e quanto? Avvocato fa chiarezza e rivela una cosa che pochi sanno

Ecco chi paga il carcere ai detenuti, quanto costa, come sono divise le spese e altre cose importanti da sapere sull'argomento, spiegate da un noto avvocato.

Il carcere è la principale misura detentiva prevista dall'ordinamento italiano per chi commette reati gravi. La sua disciplina è regolata dall’articolo 27 della Costituzione, che sottolinea come le pene debbano avere anche una funzione rieducativa, e dalla legge sull’ordinamento penitenziario (n. 354/1975). Ma qual è, in concreto, il suo ruolo? Da un lato, serve a tutelare la società, isolando soggetti considerati pericolosi. Dall’altro, punta a reinserire i detenuti, offrendo percorsi di riabilitazione e formazione. Tuttavia, la realtà non è sempre così lineare.

Le strutture penitenziarie italiane si dividono in tre grandi categorie: le case circondariali, che ospitano detenuti in attesa di giudizio o con pene brevi; le case di reclusione, destinate a chi deve scontare condanne più lunghe; e gli istituti speciali, riservati a minorenni o membri della criminalità organizzata. L’obiettivo teorico del carcere è rieducare, più che punire. Per questo, ai detenuti vengono proposti lavori, corsi di istruzione e formazione professionale, strumenti fondamentali per evitare la recidiva. Sfortunatamente, il sistema carcerario italiano affronta sfide enormi, tra cui sovraffollamento e carenza di programmi efficaci di reinserimento, che possono rendere più difficile la riabilitazione e il reinserimento dei detenuti, così come anche la loro vita all'interno della prigione. Ma quanto costa, effettivamente, il carcere, e chi lo paga?

Chi paga il carcere ai detenuti e quanto: ecco la spiegazione del noto avvocato

A questa domanda ha risposto un noto esperto, l'avvocato Giuseppe Di Palo. In particolare, l'esperto ha rivelato che un detenuto costa allo Stato circa 137 euro al giorno. Con oltre 60.000 detenuti, questo costo diventa di circa 3 miliardi di euro l'anno. Si faccia, però, attenzione: la vita del detenuto non costa 137 euro al giorno, ma solo una piccola percentuale di questa cifra è destinata veramente alle spese di mantenimento stretto del detenuto. Il resto, infatti, è destinato a coprire gli stipendi e i contributi del personale penitenziario, le spese per la sicurezza, la manutenzione delle strutture, la formazione e le utenze, così come l'acquisto di mezzi di trasporto per l'amministrazione penitenziaria.

Abbiamo, dunque, sottolineato che lo Stato affronta questa spesa e, quindi, tutti i suoi cittadini la affrontano. L'avvocato ha, però, inoltre, sottolineato che anche i detenuti, in effetti, pagano la loro permanenza in carcere. La spesa è di circa 110 o 120 euro al mese, e questa viene trattenuta dal lavoro in carcere del detenuto, oppure, se il detenuto non lavora, viene chiesta dall'Agenzia delle Entrate successivamente. Per questo, infine, spiega l'avvocato, il carcere non è gratis né per lo Stato, né per i detenuti e, anzi, ha un prezzo piuttosto significativo.

Chi paga il carcere
Un agente e un detenuto.