Emilia-Romagna, addio a uno storico negozio di Bologna: chiude dopo oltre mezzo secolo Play Sport Emporio in piazza Azzarita
La crisi del commercio in Italia è una piaga che nel nostro paese imperversa senza freni. Fenomeno che si è aggravato negli ultimi anni a causa di diversi fattori economici, sociali e tecnologici. La concorrenza dell’e-commerce ha ridotto drasticamente il numero di clienti nei negozi fisici, con i consumatori sempre più propensi ad acquistare online. I motivi sono svariati: comodità, prezzi più bassi e una maggiore varietà di scelta. A questo si aggiunge il caro affitti nelle zone centrali delle città, che rende insostenibile per molti esercenti mantenere aperte le attività. L'aumento delle tasse, il costo elevato del lavoro e la burocrazia complessa rappresentano ulteriori ostacoli per i commercianti, che devono fronteggiare un carico fiscale molto pesante rispetto ad altri paesi europei. La pandemia da Covid-19 ha poi dato un duro colpo al settore, con molte attività che non sono riuscite a riaprire dopo le chiusure forzate. E chi è sopravvissuto deve ora fare i conti con una ridotta capacità di spesa dei consumatori a causa dell’inflazione e della crisi economica.
Le difficoltà di tenere aperto un negozio oggi in Italia non riguardano solo gli aspetti economici, ma anche il cambiamento delle abitudini dei consumatori. Le persone trascorrono meno tempo nei centri storici e nei quartieri commerciali, preferendo i grandi centri commerciali o gli acquisti digitali. Il piccolo commercio fatica a innovarsi, spesso privo di strumenti digitali adeguati per competere con le piattaforme online. Inoltre, la criminalità e gli atti vandalici in alcune città peggiorano la situazione, con negozianti che si trovano a dover affrontare anche problemi legati alla sicurezza. Senza interventi mirati da parte delle istituzioni – come sgravi fiscali, incentivi alla digitalizzazione e sostegno agli affitti – il rischio è quello di vedere scomparire sempre più negozi di vicinato, impoverendo il tessuto sociale ed economico delle città italiane.
Sta succedendo esattamente questo lungo tutto il Paese. Oggi vi raccontiamo l'ennesima storia di chiusura, che arriva dall'Emilia-Romagna.
Bologna, chiude il negozio Play Sport Emporio: saracinesca abbassata dopo 55 anni
Ad abbassare la saracinesca dopo ben 55 anni di attività è Play Sport Emporio, attività che saluta Bologna dopo ben 55 anni di storia. Mezzo secolo spazzato via dai troppi fattori contro, che rendono, ormai, impossibile la vita del commerciante. Negozio, questo, a conduzione familiare, che getta la spugna dopo troppe battaglie. La più dura delle quali? Di sicuro il Covid. A complicare il tutto, la difficoltà di vivere in un contesto urbano difficile: cantieri e i lavori per il trasporto pubblico che hanno messo in difficoltà l'attività commerciale.