In Abruzzo il borgo di Santo Stefano di Sessanio: un modello culturale da riproporre
Situato nel cuore del Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga, Santo Stefano di Sessanio rappresenta uno dei borghi più affascinanti e meglio conservati dell’Abruzzo. Questo piccolo villaggio medioevale, arroccato a 1250 metri di altitudine, offre un’esperienza unica grazie al suo straordinario patrimonio storico, culturale e naturalistico.
Le origini di Santo Stefano di Sessanio risalgono al XIV secolo, un periodo in cui il borgo conobbe un’importante crescita economica, grazie alla sua posizione strategica. Nodo cruciale per l’agricoltura e la pastorizia, il borgo divenne famoso per la produzione della lana “carfagna”. Un prodotto di altissima qualità che veniva esportato in Toscana e successivamente distribuito in tutta Europa.
Questo periodo di prosperità segnò l’epoca d’oro di Santo Stefano, rendendolo un centro economico di rilievo. Tuttavia, con l’Unità d’Italia e le trasformazioni socioeconomiche del XIX secolo, il borgo iniziò un lento declino, aggravato da un forte fenomeno di emigrazione. La popolazione diminuì drasticamente, lasciando quasi tutte le abitazioni abbandonate.
Abruzzo, il borgo di Santo Stefano di Sessanio. La rinascita con il progetto dell’albergo diffuso
Il destino di Santo Stefano di Sessanio è cambiato grazie all’iniziativa dell’imprenditore italo-svedese Daniele Kihlgren. Affascinato dall’autenticità del borgo e dalla sua bellezza architettonica, Kihlgren ha deciso di investire in un ambizioso progetto di recupero, finalizzato a preservare l’integrità storica del luogo.
Grazie a un restauro attento e rispettoso, molte abitazioni abbandonate sono state trasformate in strutture ricettive all’interno del progetto "albergo diffuso Sextantio". Questo modello di turismo sostenibile si basa sull’idea di integrare i visitatori nel contesto culturale locale, offrendo un’esperienza autentica e al tempo stesso valorizzando il patrimonio storico del borgo.
Le antiche case contadine sono state recuperate mantenendo le caratteristiche originarie, come i soffitti a volta e i pavimenti in pietra. Allo stesso tempo, le botteghe artigianali hanno ripreso vita, riportando in auge mestieri tradizionali come la lavorazione del ferro e la tessitura. Il risultato è un equilibrio armonioso tra conservazione e innovazione, che ha trasformato Santo Stefano in una destinazione turistica unica.
Un luogo di fascino e autenticità
Oggi, Santo Stefano di Sessanio è molto più di un semplice borgo. È un viaggio indietro nel tempo, un luogo dove è possibile immergersi nella cultura e nelle tradizioni abruzzesi. Camminando per i vicoli stretti e acciottolati, i visitatori possono ammirare la Torre Medicea, simbolo del borgo, e le numerose abitazioni in pietra che si affacciano su panorami mozzafiato.
Il successo di Santo Stefano di Sessanio rappresenta un esempio virtuoso di come un patrimonio storico e culturale possa essere valorizzato attraverso il turismo sostenibile. Questo approccio non solo ha contribuito a salvare il borgo dall’abbandono, ma ha anche offerto nuove opportunità economiche per la comunità locale.