Il dramma nella provincia di Verona, una donna di 58 anni ha sparato al figlio di 15 anni prima di suicidarsi. Dichiarata la morte cerebrale del ragazzo
Non c'è più niente da fare per il 15enne di Vago di Lavagno, comune della provincia di Verona, colpito ieri da un proiettile. Ad aprire il fuoco contro di lui, la sua stessa madre, Alessandra Spiazzi, 58enne che dopo il delitto ha rivolto l'arma contro se stessa, suicidandosi. L'adolescente era giunto all'ospedale di Borgo Trento di Verna in condizioni disperate. Poco fa, i medici hanno dichiarato la morte cerebrale del paziente.
Verona, spara al figlio 15enne e poi si uccide. I medici: morte cerebrale, il ragazzo non ce l'ha fatta
La tragedia si è consumata nel pomeriggio di ieri nella casa in cui madre e figlio vivevano. Le indagini sono ancora in corso, ma, a quanto si apprende, la donna, centralinista in pensione, avrebbe afferrato un fucile e lo avrebbe puntato contro il figlio. Il giovane è stato raggiunto dal proiettile alla nuca. La 58enne, dopodiché, avrebbe rivolto l'arma contro se stessa, riuscendo a suicidarsi. L'arma sarebbe appartenuta al papà della donna. Non si conosce il motivo che avrebbe spinto la donna a un gesto così tremendo. A quanto pare, la 58enne soffriva da tempo di problemi di salute.
I soccorsi per salvare la vita del 15enne si erano attivati il prima possibile, non appena era stato dato l'allarme e ritrovato il giovane ormai privo di coscienza. Ricoverato d'urgenza al reparto di Neurorianimazione, i medici avevano subito riscontrato come la ferita gli avesse causato un danno cerebrale irreversibile.
I corpi, riversi sul pavimento dell'abitazione, sono stati trovati dal papà della giovane vittima, che ha chiamato l'ambulanza nel tentativo estremo di salvare la vita di suo figlio. Niente da fare, purtroppo: il ragazzo non ce l'ha fatta.