A La Volta Buona la storia di Valentina, figlia di Rosanna Belvisi, uccisa dal marito nel 2017
Valentina Belvisi è la figlia di Rosanna Belvisi, 50 anni, uccisa dal marito Luigi Messina il 15 gennaio 2017 a Milano. La donna fu massacrata con 29 coltellate. Dopo un tentativo di depistaggio, l’uomo confessò l’omicidio, circostanza che gli valse uno sconto di pena: condannato a 18 anni di carcere, è riuscito ad evitare l'ergastolo. Valentina ha cambiato cognome: all'anagrafe oggi porta quello della mamma, e quell'uomo che un tempo chiamava papà, oggi è solo Luigi. La giovane ha raccontato la sua storia a La Volta Buona, in una toccante intervista condotta da Caterina Balivo.
Valentina racconta di aver saputo della morte di sua mamma dal telegiornale. "Quel giorno ero in Svizzera col mio ex ragazzo, avevo bisogno di due giorni di stacco. Psicologicamente ero molto stanca: un mese prima avevamo scoperto che Luigi aveva un amante e un figlio piccolo. Me li sono trovati sotto casa, e mi è venuto un colpo per la stratosferica somiglianza del bambino con me". Luigi, racconta, non lavorava: "Era mantenuto da mia madre, che lavorava all’Inps di Milano, e da me quando lavoravo. Lo stipendio di mamma era gestito da lui, e questa era una cosa che mi faceva rabbia”.
Valentina, figlia di Rosanna Belvisi: "Non perdonerò mai mio padre"
Messina, racconta sua figlia, quando lei era piccola beveva, ed arrivava ad alzare le mani. “Mia mamma diceva: “Salvati almeno tu”. Quando ero piccola non lo ha denunciato forse per paura che gli assistenti sociali mi portassero via. Non voleva perdere la routine che si era costruita con fatica. Non voleva lasciare i suoi colleghi: per lei il suo lavoro era uno svago. Quando ho scoperto di avere un fratellastro, le ho telefonato e le ho detto tutto".
Nonostante avesse scoperto dei tradimenti del marito, Rosanna, tuttavia, non riusciva a lasciarlo. “Era un rapporto malato da entrambe le parti. Una persona che non riusciva a trovare una via di fuga da quell’uomo". La sera dell'assassinio, la coppia era rientrati da Milano. Dopo una rissa, Luigi afferra un coltello e uccide Rosanna. Quando dopo un mese la giovane ritorna a casa, racconta di aver dovuto lavare via dalle pareti il sangue della mamma. Del padre dice con fermezza: “Non gli parlerò mai né accetterò il suo perdono".
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