David di Donatello, Carlo Conti e Alessia Marcuzzi sono stati la coppia peggio assortita della tv: flop totale, mai più insieme
Sembra quasi che la Rai abbia fatto di tutto per trovare e mettere, in prima serata e al timone di una trasmissione importantissima, la coppia peggiore che sia mai stata vista in televisione negli ultimi anni. Carlo Conti e Alessia Marcuzzi, ieri sul palco degli studi di Cinecittà di Roma, non ne hanno azzeccata una insieme.
Tra i due non c'era nessuna sintonia, e la differenza di conduzione dell'uno e dell'altra si è fatta sentire tutta per l'intera durata dell'evento. Carlo Conti è il tipico, classico conduttore Rai, erede di Pippo Baudo: ingessatissimo e mai spontaneo, sempre pronto a far risuonare la sua risata di circostanza. Ancora una volta ci è toccato sentire quelle sue solite frasi, che ci catapultano direttamente in uno qualsiasi dei suoi programmi. Un esempio? Quando esclamava: "Standing ovation" ci sembrava di essere a Tale e Quale Show. Forse sarà che ci siamo troppo affezionati alla conduzione di Amadeus, ma Conti sembra, d'improvviso, stonare.
E' bravissimo nel rispettare le scalette, ma sbaglia troppe uscite. Qualche altro esempio? Quel suo "ma ti sei emozionata?" rivolto alla Foglietta, in lacrime di gioia nel consegnare l'ennesimo premio a Paola Cortellesi, e il patriottico "il David è meglio dell'Oscar" detto a un mostro sacro che di premi, ben più importanti di questo, ne ha vinti, come Giorgio Moroder. Chiude la serata ricordando agli spettatori l'appuntamento di questa sera, con i Migliori Anni.
David di Donatello, mai più Carlo Conti e Alessia Marcuzzi insieme
Che dire di Alessia Marcuzzi: ha condotto tutta la serata come una ragazzina emozionata. Sbagliava i tempi, parlava troppo e sopra il co-conduttore, e ci teneva a sottolineare come fosse amica di ogni singolo attore e attrice che arrivava sul palco. Mille modi per sbandierare la sua esperienza televisiva, che, purtroppo, però, ieri sera non si è fatta vedere. Nessuna sintonia tra i due, ripetiamo, e un accavallarsi continuo di frasi non concluse e risate finte per smorzare una tensione davvero evidente. Carino solo l'ingresso, ma ha esagerato nel lodare Nanni Moretti, che a un certo punto, ne siamo sicuri, si è infastidito a morte di tutte le moine della Marcuzzi. Promossa solo per l'entusiasmo e per i compiti a casa che ha indubbiamente fatto ("ho visto su Wikipedia che Claudia Gerini ha fatto più di 70 film!").
A peggiorare tutto Fabrizio Bigio, che ha, purtroppo, dimostrato di non essere ancora all'altezza di fare il primo comico, ma di dover ancora imparare molto da Fiorello, con cui condivide l'esperienza Viva Rai 2 da un paio d'anni. Il one man show non è cosa per lui, non ancora: Biggio non fa ridere, e mette in imbarazzo gli ospiti trattandoli come se fossero i suoi amici del bar. Ma non può permetterselo: uno, perché non è poi così conosciuto da tutti, e non ha la confidenza che ha provato ad ostentare con gli artisti, e due, si trova dinanzi ad artisti e professionisti di grosso calibro che bisogna comunque rispettare. Zero per Biggio: bocciato, più che mai.
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