Truffe online, il drammatico racconto di un cittadino vittima dei raggiri di un professionista
Non è mai sufficiente ripeterlo: mai e poi mai credere a fantomatici profili che ci contattano via web (e, soprattutto, via social) promettendoci ricchezze facili e guadagni immediati. In tutti i casi, senza nessuna esclusione, si tratta di professionisti dell’inganno, pronti ad approfittare della nostra ingenuità, per svuotarci il conto in banca. In trappole simili sono cadute migliaia di persone, di tutte le fasce d’età e sociali: dal cittadino più comune, con pochi risparmi messi da parte nel corso di una vita di sacrifici, al ricco uomo d’affari, pronto a investire qualsiasi cifra, e poco dopo a perderla.
Un ennesimo caso di truffa è stato raccontato a Mattino Cinque, ed ha per protagonista un signore di nome Giulio che ha raccontato la sua disavventura. I truffatori sono arrivati a fargli perdere 38mila euro in una sola serata.
Truffe online, la testimonianza di Giulio a Mattino Cinque: "Come ci sono cascato"
La sua testimonianza è simile a quella di tanti altri caduti nella trappola delle truffe online. “Sono stato contattato da una professionista del settore, che si è presentata a me con un nome fasullo. Mi fa vedere dei sogni proibiti, ma era solo l’inizio di una macchinazione con cui sono stati fregati anche personaggi anche molto importanti del mondo dello spettacolo, calciatori, allenatori, persino ambasciatori. Lei mi invoglia a versare 250 euro, poi le richieste di denaro continuano ad aumentare. Mi fa vedere paradisi inesistenti, e ci cado come un pollo: verso dei soldi, fino a perdere 38mila euro”.
Giulio racconta poi di essersi subito ravveduto ed accorto che quello appena fatto poteva essere stato un gesto poco prudente. Nel timore di esser stato truffato, ha immediatamente denunciato tutto alla polizia postale di Mestre, “che sono stati esemplari: hanno trasmesso tutto alla Procura di Padova, che mi ha mandato a casa gli uomini della Guardia di Finanza. Mi hanno detto che ci sono delle novità, che stavano trasmettendo tutto alla Procura. Ma che finché le indagini non sono finite, non mi possono dire niente.
Ma come ha capito che si trattava di una truffa? “Ho visto una cifra troppo alta rispetto ai 38mila euro versati: si era arrivati a circa 200mila euro. Non era possibile. Mi dicevano che erano finti, che volevano il 10% di tasse da pagare. Così ho pensato che non dovrebbe essere difficile acchiappare queste persone. Ho trasmesso alla Procura tutto: tre iban di tre banche, e i nomi finti utilizzati da queste persone. Come mai con questi dati, mi chiedo, non si riesca ancora a identificarli. I conti erano in due banche tedesche ed una lituana”.
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