Milano divieto barista

Milano, stop a cibo e alcol dopo la mezzanotte. La risposta esemplare di questo barista: "Perché è giusto"

Milano, il divieto di vendita di cibi e alcolici dopo la mezzanotte divide. 

Sta facendo molto discutere a Milano l'ordinanza pensata dal sindaco, Beppe Sala, che vieta la vendita di cibo da asporto dopo la mezzanotte. La decisione dell'amministrazione milanese dovrebbe partire dal 17 maggio, ed essere in vigore fino al 4 novembre. Un periodo probabilmente individuato dal primo cittadino e dalla sua giunta come particolarmente vivo dal punto di vista della movida. La decisione del sindaco va nella direzione della sicurezza. È infatti risaputo come, negli ultimi mesi, nel capoluogo lombardo ci sia stata una vera e propria escalation di violenza per le strade non solo di periferia, anzi.

Gang di piccoli criminali e teppistelli che seminano terrore, distruggendo e schiamazzando in piena notte. Non è solo una questione di disturbo della quieta pubblica, ma di sicurezza stradale. I cittadini milanesi si sentono sempre più minacciati dalla presenza di queste frange di popolazione che girovagano per la città. Molti di questi commettono scippi e furti, ai danni soprattutto dei passeggeri di metropolitana e bus. Insomma, da parte di Sala, questo voleva essere una sorta di provvedimento esemplare per cominciare ad arginare la violenza e l'anarchia che regna spesso per le strade di Milano.

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Milano, divieto di vendita di cibo d'asporto: polemiche tra i commercianti

Ma quest'ordinanza ha sollevato le polemiche soprattutto dei commercianti, contrari ad una decisione politica che potrebbe danneggiare i loro incassi. L'ordinanza, infatti, cade proprio nel periodo estivo, quello in cui, per esempio, maggiormente si ha voglia di un gelato. Prodotto che rientra anch'esso tra i cibi da asporto vietati dopo la mezzanotte. Comprensibile l'alcol, ma neanche una bottiglietta d'acqua si potrà acquistare dopo quell'orario. C'è chi, tuttavia, è d'accordo con il sindaco, nonostante il fatto che gli incassi potrebbero risentire di tutta questa situazione.

Come, ad esempio, il barista intervistato da Mattino Cinque, che si dice favorevole al provvedimento voluto da Beppe Sala. La sua risposta fa capire bene lo stato d'animo dei milanesi: il barista, infatti, esprime bene l'esasperazione a cui sono arrivati tante persone in città, e soprattutto i commercianti. Disposti a rinunciare a parte dei guadagni, pur di ritrovare la serenità a cui da tempo hanno dovuto rinunciare. Specialmente con l’alcol è meglio bloccare. Io sono molto favorevole, sinceramente. Con tutta la gentaglia che c’è qua, tra via Padova e viale Monza. Fuori la porta c’è scritto chiuso dal questore, perché qua fuori si ammazzano di botte, dice il barista, in riferimento al locale accanto a quello in cui lavora.

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