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Esplosione nella centrale idroelettrica, l'immersione dei sommozzatori: il video impressionante dei Vigili del Fuoco

Esplosione nella centrale idroelettrica, sommozzatori alla ricerca dei due dispersi che ancora mancano all'appello: il video dei vigili del fuoco

Un lavoro estremamente difficile quello portato avanti in queste ore dai vigili del fuoco e dalla squadra di esperti sommozzatori, al lavoro a Suviana, nel cantiere della centrale idroelettrica Enel interessata due giorni fa da un'esplosione devastante. Cinque le vittime accertate, ma gli uomini delle forze dell'ordine e i soccorritori stanno cercando altri due dispersi che ancora mancano all'appello.
"Come se fosse stato montato un blocco di tritolo e avesse mandato all'aria. E' davvero tutto devastato": queste le parole di uno di soccorritori, intervistati da La Vita in Diretta, che in queste ore stanno lavorando alla centrale idroelettrica.

Esplosione nella centrale idroelettrica, il commento dei soccorritori: "Grattacielo di 10 piani rovesciato all'ingiù"

"Un'esplosione molto molto forte ho visto pareti di cemento armato di quasi due metri completamente sfondate". Il lavoro di recupero procede in condizioni davvero difficili. Per rendere l'idea della struttura collassata, la si può paragonare ad una sorta di grattacielo di 10 piani rovesciato all'ingiù. L'esplosione è avvenuta al nono piano, e ha fatto crollare il soffitto del piano superiore. All'interno della centrale idroelettrica è stata allestita una tenda in cui si trovano i parenti delle persone che ancora oggi risultano disperse. Il bilancio è al momento di cinque vittime. 

Il lavoro dei soccorritori

I vigili del fuoco hanno diffuso, sui loro canali social, un video in cui ben si ha contezza del lavoro di soccorso e recupero che si sta portando avanti in queste ore. Uomini che vengono calati nelle profondità, alla ricerca dei corpi dei lavoratori deceduti, sicuramente, nell'esplosione della centrale idroelettrica Enel. Le speranze di ritrovarli vivi sono, infatti, pari a zero: oltre alla deflagrazione potentissima, da considerare il fatto che si trovano sott'acqua. E' questa la difficoltà principale dei sommozzatori, costretti a lavorare al buio, in condizioni paragonate a quelle delle operazioni di soccorso della Costa Concordia.

Le operazioni, come specificato dai caschi rossi, sono effettuate con il sistema SIACS, "una tecnologia fondamentale per interventi che richiedono tempi d’immersione prolungati". I sommozzatori, costantemente monitorati dai colleghi che seguono le operazioni da terra, come si vede nel video, prima di immergersi si sottopongono a una vera e propria vestizione. Un'imbracatura pesante ma necessaria, che tuteli le difficili operazioni. Alla ricerca delle vittime di questa strage, con cui si allunga, drammaticamente, la lista delle morti sul luogo di lavoro in Italia.

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