Un italiano che vive in Giappone ha ripreso in video la reazione dei cittadini quando si è sentita una scossa di terremoto di magnitudo 6.0: un esempio da seguire.
Soltanto ieri a Taiwan, a poche centinaia di chilometri del Giappone, un terremoto di magnitudo 7.4 ha fatto tremare gli edifici e la popolazione locale. Oltre 1.000 feriti, 9 morti e decine di dispersi è il bilancio parziale di questo terremoto che poteva essere ancora più tragico. Infatti, in questa zona del mondo, gli edifici vengono costruiti seguendo rigorose norme antisismiche che permettono di limitare i danni durante le scosse.
Il motivo di ciò risiede nel fatto che la regione dell'Indopacifico, dove si trovano l'isola di Taiwan e il Giappone, è un delle regioni con la sismicità più alta del pianeta. Non è un caso che al terremoto di Taiwan di ieri è seguita un'altra scossa di magnitudo 6.0 questa volta nella regione di Fukushima, in Giappone. Una scossa che, per fortuna, stando a quanto riportano le agenzie locali, non ha causato danni e feriti. Un italiano che vive e lavora stabilmente in Giappone ha ripreso casualmente in video il momento della scossa e la fredda reazione della cittadinanza.

La reazione dei cittadini alla scossa di terremoto in Giappone
Il protagonista di questa storia è Giovanni Rattacaso, un italiano che ha sposato una giapponese e si è trasferito a vivere nel Paese del Sol Levante. Giovanni è in viaggio con la famiglia e, quando è avvenuta la scossa, si trovava all'interno di un negozio nell'area di sosta dell'autostrada. "Il terremoto", dice all'improvviso quando si iniziano a sentire degli strani rumori. Giovanni, quindi, si ferma per alcuni istanti per comprendere l'entità della scossa e, poi, si interessa subito della moglie che non è con lui al momento. "Non è arrivato l'allarme sul telefono questa volta", spiega Giovanni che, finalmente, si ricongiunge con la moglie e l'altro figlio.
L'italiano, come si può evincere dalla sua faccia all'inizio del video, si è fatto prendere per un attimo dal panico ma ha subito saputo controllare le sue emozioni. I giapponesi che lo circondavano, invece, hanno reagito con una freddezza impressionante. C'è da dire che dove si trova l'italiano la scossa ha avuto una forza di magnitudo 4.0. Ma, in ogni caso, le reazione dei cittadini è stata tutt'altro che scomposta. In questo modo, anche Giovanni si è subito tranquillizzato. "Io dopo 9 anni la vivo diversamente proprio: il panico crea più danni che altro", spiega Giovanni. "Se era 7° (grado della scala Richter, ndr) ero già in macchina perché il rischio di uno tsunami è più alto", rivela. Insomma, per i giapponesi scosse del genere sono praticamente la normalità. E, in Italia, invece, come avremmo reagito?
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