Gino Cecchettin ha presentato ieri il libro 'Cara Giulia', scritto a quattro mani con Marco Franzoso. L'evento a Saonara, comune in cui sua figlia riposa
Una sala gremita ha accolto ieri Gino Cecchettin per la presentazione del libro Cara Giulia. Un testo mediante il quale il papà di Giulia Cecchettin, uccisa a 22 anni dall'ex fidanzato Filippo Turetta, ha provato a dare un senso alla perdita sconvolgente che ha colpito lui e la sua famiglia. L'evento si è svolto presso la biblioteca di Saonara, il comune in cui la giovane riposa, nello stesso cimitero in cui è sepolta la mamma Monica, deceduta nel 2022 dopo aver lottato contro un tumore.
Un libro per il quale Cecchettin ha ricevuto diverse critiche, da parte di haters, odiatori seriali che criticano senza immedesimarsi. L'uomo viene accusato addirittura di strumentalizzare l'omicidio della figlia per avere visibilità, per guadagnarci. Critiche assurde, chiaramente, da cui prendiamo le distanze. Ma contro le quali il papà di Giulia è costretto a difendersi. Lo ha fatto anche ieri, nel corso della presentazione del libro in cui parla della cara figlia, per sempre persa. C'è chi gli ha chiesto se perdonerà, un giorno, l'assassino della giovane, concetto al momento ancora "lontano", dice Cecchettin.
Gino Cecchettin, la presentazione di 'Cara Giulia' a Saonara. Il comune in cui la giovane riposa, accanto alla mamma Monica
E una sorta di 'giustificazione' l'ha data anche Marco Franzoso, lo scrittore che ha accompagnato Cecchettin nella scrittura, aiutandolo ad elaborare i pensieri, a metterli nero su bianco. Un'operazione difficile, frutto di un lungo lavoro sul dolore: come trasformarlo in qualche altra cosa che somiglia alla speranza. La speranza che quel che è accaduto a Giulia, non si verifichi mai più. "Perché un libro su Giulia Cecchettin?", ha scritto Franzoso sui social. "Perché è il modo migliore per cercare di capire chi siamo".
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