Puglia, azienda che produce olive cerca operai ma richiede un requisito assurdo: "Cosa deve conoscere il candidato"

Puglia, azienda che produce olive cerca operai ma richiede un requisito assurdo: "Cosa deve conoscere il candidato"

Un'azienda in Puglia specializzata nella produzione di olive alla ricerca di operai richiede un requisito inspiegabile: che lingua deve conoscere il candidato.

Il mondo del lavoro in Italia è in continua evoluzione. La globalizzazione e l'integrazione dei mercati internazionali richiedono aprono nuove possibilità e richiedono un continuo e costante aggiornamento. Per questo motivo, le aziende richiedono sempre nuovi requisiti ai loro dipendenti. Requisiti che, appunto, consentono alle aziende di stare al passo con i tempi.

In questo contesto, emerge l'annuncio di lavoro di un'azienda pugliese specializzata in produzione di olive. Quest'azienda agroalimentare è alla ricerca di 40 operai che saranno occupati nell'attività del frantoio. I candidati, si legge nell'annuncio, devono essere a conoscenza delle attività tipiche dell'imbottigliamento. Insomma, devono possedere un minimo di esperienza nel settore. E, fin qui, non c'è nulla di strano. Tuttavia, un ulteriore requisito ha sollevato diversi interrogativi.

Il requisito richiesto dall'azienda in Puglia

Infatti, l'azienda in questione richiede anche che gli operai conoscano la lingua inglese e, in alternativa, l'arabo o il cinese mandarino. Sì, hai capito bene. Per quanto riguarda l'inglese c'è poco da dire. L'inglese è la lingua della globalizzazione e della modernità e ognuno di noi, ormai, riesce a spiccicare almeno due parole in questo idioma. Di sicuro, l'azienda non ne richiede una conoscenza approfondita. Ma per quanto riguarda l'arabo e il cinese mandarino il discorso cambia. Infatti, si tratta di due lingue il cui studio in Italia è tutt'altro che diffuso. Sebbene il numero di parlanti in arabo e cinese mandarino sia molto elevato e la conoscenza di queste due lingue sia sempre più richiesta, in Italia continuano a essere delle lingue di nicchia. E, chi le studia all'università, di sicuro non aspira a lavorare come operaio in un frantoio.

Insomma, il requisito avanzato dall'azienda pugliese agli operai sembra davvero assurdo. Anche perché non si capisce a cosa possa servire la conoscenza del cinese mandarino e dell'arabo per lavorare in un frantoio. Forse, l'azienda ha dei dipendenti arabi o cinesi e, per motivi di comunicazione, bisogna conoscere l'arabo o il cinese mandarino. In ogni caso, ciò non toglie che trovare operai italiani che parlano cinese mandarino o arabo è estremamente difficile, se non impossibile. Nel caso in cui l'azienda accetti anche dipendenti stranieri, la situazione cambia in quanto in Italia vivono molti arabi e cinesi. In conclusione, questo annuncio di lavoro che ha sconvolto il web per il requisito assurdo, sebbene lasci molti interrogativi, è la dimostrazione di un mondo del lavoro in costante cambiamento in cui è fondamentale aggiornarsi sempre. Dopotutto, l'arabo e il cinese mandarino sono le lingue del futuro.

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