Venezia, la 'chicca' gastronomica amatissima dai turisti: "Da assaggiare"

Venezia, la curiosità sui 'cicchetti': in città li trovi ovunque. Ma cosa sono e perché si chiamano così? Ci chiarisce le idee l'avvocato esperto di tutela dei consumatori, Massimiliano Dona

Massimiliano Dona oggi ci sorprende con un contenuto decisamente differente rispetto a quelli a cui ci ha abituati. Per i pochi che ancora non lo conoscono, Dona è l'avvocato esperto di tutela dei consumatori, praticamente il volto più noto tra tutti coloro che realizzano contenuti digitali su questa categoria. Merito di uno straordinaria lavoro di comunicazione, che compie sui suoi canali social, pubblicando letteralmente tutti i giorni video con consigli e suggerimenti ai consumatori sulle più svariate tematiche che riguardano il settore.

Oggi, però, Dona, ci regala anche un consiglio di viaggio. O, meglio, una 'chicca' di Lifestyle. Dona si trova a Venezia, ed è da qui che realizza l'ultimo reel, con uno sfondo d'eccezione: uno dei canali del bellissimo capoluogo del Veneto, che tutto il mondo ci invidia. La curiosità che l'avvocato condivide con i suoi seguaci riguarda i 'cicchetti', parola che a Venezia assume un significato differente rispetto a quello che penseremmo nell'immediato. Se, per molti, il cicchetto è il bicchierino di alcool da buttare giù in un solo sorso, dopo un brindisi al bancone del bar, a Venezia, invece, i 'cicchetti', come ci spiega Dona, sono gli antesignani del fast food.

Venezia, la chicca di viaggio: mai lasciare la città senza aver assaggiato i 'cicchetti'

"Se ti trovi a Venezia, è molto probabile che tu abbia assaggiato i 'cicchetti'. Cosa sono? Derivano dalla parola latina 'ciccus', ovvero piccola quantità. Altrove li chiameremo, non so, stuzzichini. Te li fanno provare in ogni luogo: nei bar, nei ritrovi, all'aperitivo, al bàcaro", spiega l'avvocato esperto di tutela dei consumatori.

Venezia
Massimiliano Dona spiega da dove deriva la parola 'cicchetto': curiosità di viaggio per chi visita questa splendida città


"Sono delle fette di pane con sopra affettati,
fritti e altre delizie. Se vogliamo, sono gli antisignani del finger food o dello street food, che appartiene proprio alla tradizione di questa città, dove i mercanti stipulavano affari in giro per la città, mangiando queste prelibatizze e bevendo naturalmente del vino".

Vietato, dunque, lasciare Venezia senza aver assaggiato, almeno una volta, un cicchetto. Ideale per un aperitivo, per una pausa tra una visita e l'altra, per rifocillarsi e ritornare ad ammirare le meraviglie della città del Veneto sospesa sull'acqua.

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