Lombardia, l'assurda proposta di lavoro: "Devi pagare tu a noi", cosa c'era dietro

Lombardia, proposta di lavoro che sa di truffa: l'esperienza di un'utente raccontata sui social aiuta a distinguere tra le offerte professionali valide, e quelle dietro le quali si nascondono malfattori e ladri

La fase della ricerca di un lavoro è sempre delicata, nella vita di una persona. Si lotta tra la necessità di trovare il prima possibile una professione, per l'urgenza, pressante, di entrate economiche, e il desiderio di realizzare la carriera a cui si aspira. Chi è fortunato e ha un capitale da parte, o una famiglia che gli copre le spalle, può prendersi tutto il tempo per vagliare le diverse offerte che arrivano, e scegliere con calma e serenità l'occupazione che più desidera. Ma chi ha le bollette in scadenza e l'affitto da pagare a fine mese, deve far presto. Una piccola premessa che aiuta a capire perché, in tanti, e ancora oggi nel 2024, cadano in tranelli appositamente architettati dai geni della truffa.

Malfattori che approfittano della debolezza, della vulnerabilità di chi ha bisogno di lavorare, per prendere la mira e colpire la persona selezionata come vittima. Da quando, poi, il mercato del lavoro opera largamente su internet, tramite le applicazioni, i siti e le piattaforme su cui proporsi e inviare il proprio curriculum vitae, finire nelle reti dei ladruncoli è facilissimo. Da sempre vi raccontiamo le diverse esperienze che intercettiamo sul web, o quelle che ci arrivano via posta di voi lettori, inerenti le brutte vicissitudini capitate a chi cercava un lavoro, e si è ritrovato dinanzi a un 'pacco', a una truffa bella e buona. Una testimonianza, da noi trovata sul web, fa emergere una vecchia tipologia di truffa, che, però, ancora miete vittime. La storia arriva da Bergamo, in Lombardia.

Lombardia, proposta di lavoro che si rivela essere una truffa: la testimonianza

A raccontarla è un'utente, una donna di cui nascondiamo l'identità a tutela della sua privacy. La signora scrive: "Ho ricevuto una proposta di lavoro di volantinaggio, da fare a casa. Praticamente doveva venire il corriere a consegnarmi i volantini. Dovevo metterli in una busta e poi negli scatoloni. Mi hanno detto di pagare 60 euro per il corriere che sarebbe venuto per la consegna, e poi 150 euro per il fondo pensione. Alla fine il corriere non è arrivato". E meno male, aggiungiamo: si trattava, infatti, di una truffa, nemmeno tanto difficile da capire.

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Ma questa persona non sembra molto conscia del pericolo a cui si è esposta. E gli utenti che commentano il suo post, infatti, la mettono in guardia. "E' una truffa datata, ancora ci credi?", e ancora: "Continuate a credere a queste castronerie..."

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