Lombardia, chiude uno storico negozio di dischi: nessuno più vuol fare il commerciante

Lombardia, chiude l'ennesimo negozio aperto da circa 60 anni. Il dispiacere dei clienti e degli stessi titolari della storica attività di Bergamo

Da ormai un anno vi raccontiamo le storie che arrivano da ogni regione d'Italia, relative alla chiusura di negozi un tempo floridi, e dall'incasso sicuro. Tante storie, molte delle quali appartenenti a nuclei familiari che hanno fatto di quel negozio, e per intere generazioni, il fulcro delle loro vite e la fonte dei loro guadagni. Tante le vicende che abbiamo raccontato e le segnalazioni che ci sono arrivate dai lettori, che nel tempo si è costituita una vera e propria rubrica dedicata alla crisi del commercio, e al racconto di tutte quelle storie che vale la pena non lasciar cadere nel dimenticatoio. Ma, anzi, raccontare, perché parte integrante dei comuni in cui si sono svolte.

La stragrande maggioranza di queste storie racconta dell'impossibilità di andare avanti e del tenere aperto un negozio. Un mestiere tanto bello quanto faticoso quello del commerciante, sempre alle prese con bilanci e con i calcoli che non tornano mai, in un continuo, inarrestabile peggioramento. La crisi del commercio dura infatti da anni, ma la pandemia da Covid-19 ha costituito il colpo di grazia per migliaia di attività.

lombardia chiude negozio

Incassi sempre più magri, debiti che si sono accumulati sulle spalle di commercianti, impossibilitati a proseguire e a restare aperti. Caro utenze, caro affitti, fornitori e materie prime sempre più costosi, e tasse alle stelle. Proprio di recente, vi abbiamo raccontato la storia, individuata dalla trasmissione di Canale 5, Mattino 5, di una commerciante che ha scelto serenamente di chiudere il proprio negozio di casalinghi esattamente per questo motivo: tasse troppo alte. “I primi 25 giorni di incasso mensile sono dedicati allo Stato”, ha detto la donna.

Lombardia, negozio chiude: addio a Dentico Dischi, saracinesca abbassata dopo 57 anni di attività

Con queste premesse, restare aperti è difficile. E, anche quando gli affari non crollano a picco, la scelta di tanti commercianti è comunque quella di chiudere. Il motivo? Nessuno dei figli o nipoti è disposto a proseguire l'attività fondata da padri e nonni. Tanti sono i negozi che chiudono anche per questo motivo, come quello di cui vi raccontiamo oggi. Siamo in Lombardia e anche questa regione è stata colpita dalla crisi del commercio.
A Bergamo, in particolare, il prossimo giugno chiuderà uno storico negozio di dischi.

Parliamo di Dentico Dischi, che abbassa la saracinesca dopo 57 anni. Si tratta, questo, di un caso ‘felice’, nel senso che i titolari hanno scelto di chiudere non perché sull'orlo del fallimento, ma per seguire il naturale corso della vita. Gli storici fondatori sono scomparsi, per cui i loro figli, che avevano proseguito l'attività, scelgono di porre la parola fine a questa splendida storia. Nessuno degli eredi ha intenzione di investire il proprio futuro nel negozio, avendo coltivato e maturato altri interessi, lontani dal commercio. Anche questo è uno dei tanti motivi della chiusura di centinaia di attività in tutta Italia: un settore che non interessa più, e che è, probabilmente, destinato all'estinzione, in un prossimo futuro. Considerando la schiacciante competizione di centri commerciali e, soprattutto dello shopping online.

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