La commessa di un supermercato si è sfogata sui social e ha raccontato le condizioni di lavoro pessime a cui è sottoposta.
Nel frenetico mondo dei supermercati, dove le casse sono in continuo fermento e gli scaffali si svuotano e riempiono come per magia, lavora in silenzio una figura spesso invisibile: la commessa. Colonna portante di questo settore, la commessa è l'architetto dietro alla perfetta disposizione dei prodotti, il volto amichevole che risponde con un sorriso anche ai clienti più esigenti e l'incarnazione della pazienza quando le file alla cassa si allungano. Le sue mansioni vanno ben oltre il semplice scansionare gli articoli in cassa: è responsabile della gestione delle scorte e, spesso, anche dell'assistenza diretta al cliente, diventando così una sorta di figura onnipresente e irrinunciabile.
Nonostante la loro indispensabilità, i commessi di supermercato si trovano a navigare in un mare di pregiudizi. Spesso etichettato come un lavoro di "bassa qualità", poco qualificante e mal retribuito, il ruolo del commesso è circondato da una cortina di stereotipi che ne sminuisce l'importanza e la complessità. In questo contesto di sottovalutazione, una commessa ha deciso di alzare la voce, svelando le pessime condizioni che caratterizzano il suo lavoro quotidiano.
Commessa del supermercato: lo sfogo sulle condizioni di lavoro
La protagonista di questa storia si chiama Elettra che si è sfogata in un gruppo su Facebook dedicato agli annunci di lavoro ambigui e alle pessime condizioni lavorative. Elettra lavora da più di un anno in un supermercato ma ora ha perso le forze e la pazienza di andare avanti e vuole licenziarsi. Innanzitutto, ciò che proprio non va giù alla commessa è l'orario, definito "pessimo". In particolare, ciò che la stizzisce più di tutto sono gli straordinari che è costretta a fare senza che glielo venga chiesto.
La situazione si aggrava ancora di più nei mesi più movimentati. Ovvero, a ridosso delle festività natalizie e pasquali. In questi periodi dell'anno i responsabili fanno anche saltare i giorni festivi ai commessi. "Da quando lavoro in quel supermercato ho saltato solo due domeniche", ha confessato Elettra. All'inizio ha stretto i denti perché sperava nell'assunzione a tempo determinato ma ora non ce la fa più. "Ho l'ansia prima di recarmi a lavoro, non tollero più né il posto né i colleghi", ha rivelato Elettra a cuore aperto. Infine, ha chiesto un consiglio sul da farsi. Ovviamente, continuare a lavorare in questo ambiente lavorativo è deleterio per la sua salute fisica e mentale. Di conseguenza, la scelta più saggia sarebbe quella di preavvisare il licenziamento e trovare qualcosa che fa davvero al caso suo. E voi, cosa ne pensate?