L'INPS ha pubblicato una nuova circolare riguardante i soggetti beneficiari del Reddito di libertà, lo strumento da 400 euro per le donne vittime di violenza. Dal 2024 è previsto l'esonero contributivo in caso di assunzione lavorativa. I dettagli.
Il tema della violenza sulle donne ha assunto maggiore rilievo nel corso degli ultimi anni, diventando centrale nel dibattito pubblico anche a causa delle tristi vicende finite sulle prime pagine dei giornali. Per combattere quella che è considerata una vera e propria violazione dei diritti umani, anche le istituzioni si stanno mobilitando con iniziative e strumenti in favore delle vittime.
Tra gli strumenti disponibili in Italia c'è il Reddito di libertà. Si tratta di una misura, introdotta nel 2020, riconosciuta alle donne - senza figli o con figli minori - seguite dai Centri antiviolenza riconosciuti dalle regioni e dai servizi sociali nei percorsi di fuoriuscita dalla violenza per contribuire a sostenerne l'autonomia. Questo contributo è pari a 400 euro mensili per un massimo di 12 mesi. In questo modo si cerca di sostenere l'autonomia, almeno economica, della donna vittima di violenza. È possibile richiedere il Reddito di libertà all'INPS tramite gli operatori comunali del Comune di residenza.
Reddito di libertà, novità per chi entra nel mondo del lavoro
C'è una grossa novità riguardante proprio le donne beneficiarie del Reddito di libertà, in particolare coloro che abbiano intenzione di inserirsi nel mondo del lavoro. Come previsto dalla legge di Bilancio 2024, infatti, ai datori di lavoro privati che assumono donne disoccupate vittime di violenza beneficiarie del suddetto strumento è riconosciuto l'esonero dal versamento dei contributi previdenziali con l'obiettivo di favorire il percorso di uscita dalla violenza.
Come si legge nella circolare numero 41 dell'INPS, infatti, in favore dei suddetti datori di lavoro è riconosciuto l'esonero del versamento dei contributi previdenziali, con esclusione dei premi e contributi all'INAIL, nella misura del 100 per cento, nel limite massimo di importo di 8.000 euro annui riparametrato e applicato su base mensile. Se l'assunzione è effettuata con contratto di lavoro a tempo determinato, l'esonero spetta per dodici mesi; se il contratto è trasformato a tempo indeterminato, l'esonero si prolunga fino al diciottesimo mese. Se l'assunzione è effettuata direttamente a tempo indeterminato, l'esonero spetta per un periodo di ventiquattro mesi.
Nella circolare dell'INPS in questione, pubblicata martedì 5 marzo 2024, sono inoltre specificati i dettagli riguardanti le lavoratrici per la cui assunzione spetta l'esonero, i rapporti di lavoro esonerabili, l'assetto, la misura e la durata dell'esonero, le condizioni di spettanza dell'esonero, la compatibilità con la normativa in materia di aiuti di Stato e il coordinamento con altri esoneri.
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