La cliente di un ristorante in Basilicata ha condiviso sui social lo scontrino del pranzo: quanto ha pagato e cosa ha ordinato.
Nel cuore pulsante del Sud Italia meridionale, tra le aspre montagne e le valli verdi che sembrano dipinte da una mano divina, si nasconde un gioiello poco conosciuto: la Basilicata. Questa regione, incastonata tra Calabria e Puglia, offre paesaggi mozzafiato, borghi ricchi di storia e una cultura culinaria che fa invidia a molti. Dalla città dei Sassi di Matera, patrimonio dell'UNESCO, alle coste incontaminate del Mar Tirreno e Ionio, la Basilicata è una terra di scoperte inaspettate e di meraviglie nascoste.
E proprio qui, in questa regione dove il tempo sembra scorrere più lentamente, un pranzo in un ristorante ha recentemente lasciato una cliente esterrefatta, non tanto per la qualità o il sapore dei piatti, che pure erano eccellenti, ma per il prezzo incredibilmente economico dello scontrino finale. Questo episodio è una finestra aperta sul costo della vita in Basilicata, notevolmente più basso rispetto ad altre zone d'Italia, offrendo una qualità della vita invidiabile a costi accessibili. Questa storia non è solo un aneddoto curioso su un pranzo sorprendentemente economico; è un invito a riscoprire la Basilicata, una terra dove la bellezza naturale, la ricchezza culturale e l'accessibilità economica si fondono in un mix unico.
Lo scontrino del pranzo al ristorante in Basilicata
La protagonista di questa storia si chiama Maria, la cliente di un supermercato in Basilicata che ha condiviso la sua esperienza gastronomica in un gruppo su Facebook. Il ristorante in questione, di cui non possiamo fare il nome per questioni di privacy, si trova in un paesino di circa 5.000 abitanti in provincia di Potenza. Maria e gli altri 2 commensali hanno optato per 3 menù a prezzo fisso da 13 euro l'uno che comprendono un primo, un secondo e un contorno. I commensali hanno ordinato gli spaghetti con le cozze alla tarantina e le penne al ragù. Poi, per continuare, la guancia di maiale con le olive accompagnata da 3 contorni diversi: patate lesse, polenta e bietola ripassata.
Il tutto accompagnato da acqua e, infine, 3 caffè, di cui il titolare ne ha offerti 2. In totale, quindi, i commensali hanno pagato la modica cifra di 40 euro. Poco più di 13 euro a testa. "Tutto ottimo e cucina casareccia", ha commentato Maria. Questa testimonianza è la dimostrazione che, in un Italia segnata dal caro prezzi che colpisce ogni aspetto della vita quotidiana, esistono ancora delle oasi felici in cui potersi rifugiare e gustare un buon pranzo a un prezzo contenuto. E voi, avete mai avuto un'esperienza del genere al ristorante?
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