In Friuli-Venezia Giulia una bimba di 10 anni si è presentata a scuola indossando il niqab, il velo integrale usato dalle donne arabe di religione islamica integralista. Il caso fa discutere
Sta già sollevando polemiche il caso verificatosi nel giorni scorsi a Pordenone, in Friuli-Venezia Giulia, che ha protagonista una bambina di 10 anni. La piccola, studentessa alle elementari di una scuola locale, si sarebbe presentata in classe indossando un velo nero che le copriva interamente il corpo. Il velo in questione è il niqab, tra i più severi capi di abbigliamento usato nelle tradizioni religiose di interpretazione integralista del credo musulmano. La bimba, di origini straniere, figlia di una coppia di immigrati, riusciva a vedere solo tramite la piccola fessura che lascia scoperti gli occhi.
Una vicenda molto delicata, che ha a che fare con la tematica dell'integrazione e dell'accettazione dell'altrui cultura, concetto chiaramente sacrosanto, che va, però, a scontrarsi con le regole di convivenza più basilari. In questo caso, ha destato scalpore (e anche dispiacere) vedere una bimba tanto piccola, chiaramente ostacolata da un indumento che le impedisce di socializzare con i compagni di classe, e di mettere in atto qualsiasi tipo di comportamento riconducibile alla sua giovane età. Dinanzi alla sua alunna completamente coperta dal velo nero, la maestra che l'ha accolta tra i banchi di scuola, le ha chiesto di rimuoverlo. E di scoprire il suo viso di bambina. Richiesta che in tanti hanno ritenuto giusta, ma che solleva domande e anche qualche polemica.
Friuli-Venezia Giulia, bimba di 10 anni a scuola con il velo: la maestra le chiede di toglierlo
Come riportano i giornali locali, il caso non si ferma alla mera richiesta della docente. Sulla vicenda saranno svolti approfondimenti, utili a ricostruire tutti i dettagli di una questione controversa e delicatissima. Considerando i due fronti: da un lato, gli alunni e le famiglie della scuola in cui la questione è scoppiata, dall'altro, le famiglie di religione islamica che non sembrano aver apprezzato l'epilogo della vicenda.
Il caso riaccende un annoso dibattito, quello del rispetto delle tradizioni e delle culture di altri popoli nella società italiana, con particolare riferimento alla scuola, ambiente protetto e in cui casi del genere assumono una rilevanza molto più ampia che altrove. In alcuni paesi, come ad esempio la Francia, dove la presenza di persone di religione musulmana è storicamente più ampia rispetto all'Italia, anni fa è stato vietato l'uso del velo a scuola. Norma che da noi non esiste, seppure il dibattito sulla vicenda sia stato più volte portato avanti, ma poi scemato e caduto nel dimenticatoio.
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