Milano, compra una coscia di agnello di Sardegna al supermercato ma l'etichetta svela l'amara verità: "Ci prendono in giro"

Milano, compra una coscia di agnello di Sardegna al supermercato ma l'etichetta svela l'amara verità: "Ci prendono in giro"

Il cliente di un supermercato ha condiviso sui social la foto dell'etichetta della coscia di agnello di Sardegna: la provenienza lo stupisce.

In un ordinario supermercato di Milano, tra gli scaffali ricolmi di prodotti che promettono di portare i sapori d'Italia nelle case dei consumatori, un'etichetta apposta su una coscia di agnello svela una realtà ben diversa da quella immaginata. "Coscia di agnello di Sardegna", recita l'etichetta, evocando immagini di pascoli verdi e arieti che pascolano liberi sotto il sole mediterraneo. Tuttavia, un'occhiata più attenta rivela un'amara verità: la provenienza del prodotto è ben lontana dalla terra sarda, smentendo le aspettative e sollevando interrogativi sull'autenticità e sulla trasparenza delle informazioni fornite ai consumatori.

Questo episodio apre una finestra su una questione più ampia e profondamente radicata nel mondo del consumo: l'importanza cruciale di leggere e comprendere le etichette dei prodotti alimentari. In un'era in cui la provenienza e la qualità degli ingredienti sono diventate priorità per un numero sempre maggiore di persone, attente alla salute e all'impatto ambientale della loro alimentazione, episodi come questo mettono in luce la necessità di una maggiore consapevolezza e vigilanza da parte dei consumatori.

L'etichetta della coscia di agnello di Sardegna del supermercato

La vicenda in questione ha avuto luogo in un supermercato di Milano di cui non possiamo fare il nome per una questione di privacy. Il cliente del supermercato, dopo aver notato la stranezza sull'etichetta, ha scattato una foto che ha fatto letteralmente il giro del web ed è stata condivisa anche dal celebre inviato di Striscia la Notizia Cristiano Militello sui suoi social. L'etichetta del prodotto parla chiaro. Altro che Sardegna, l'agnello è stato allevato in Grecia e macellato in Olanda. Insomma, prima di arrivare in terra sarda il povero agnello ha fatto il giro d'Europa.

Ma è legale, allora, scrivere coscia di agnello di Sardegna anche se la materia prima non è sarda? La risposta è sì. Non vi stupite, c'è una spiegazione. Infatti, la coscia di agnello sarda, come specifica l'etichetta, è un prodotto IGP (Indicazione Geografica Protetta). Ebbene, secondo la legge italiana, un prodotto per essere definito IGP deve aver subito almeno una fase tra la produzione, la trasformazione e l'elaborazione nell'area geografica protetta. In questo caso, la produzione è avvenuta in Grecia, la trasformazione in Olanda e l'elaborazione in Sardegna. Quindi, la dicitura sull'etichetta è corretta da un punto di vista legale. Anche se, giustamente, il consumatore può pensare di essere stato preso in giro. Forse, sarebbe il caso di modificare la legge che regola i criteri del marchio IGP poiché risultano ingannevoli. E voi, cosa ne pensate?

Milano, compra una coscia di agnello di Sardegna al supermercato ma l'etichetta svela l'amara verità: "Ci prendono in giro"
L'etichetta della coscia di agnello di Sardegna acquistata nel supermercato di Milano

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