Marche: fa un colloquio di lavoro in un centro estetico, la proposta del capo la impietrisce: "Tu saresti perfetta per..."

Marche, il colloquio di lavoro in un centro estetico non va come sperato: la testimonianza di una donna su Facebook

Non sempre i colloqui di lavoro vanno come ci si aspetta. Anzi, a dire il vero, quasi mai accade ciò. L'imprevedibilità è un fattore onnipresente in situazioni in cui ci si mette alla prova, come, ad esempio, un esame all'università. Ed è questo il bello: saper improvvisare, dare prova di saper gestire una domanda non prevista, o di articolare un ragionamento anche quando non si è in pieno possesso dell'argomento trattato. Succede lo stesso al colloquio di lavoro, dove, per quanto ci si presenti al meglio, al responsabile delle risorse umane o allo stesso 'capo', tocca un po' il compito di mettere il bastone tra le ruote al candidato o alla candidata. Per testare la sua resistenza, compiacersi delle sue risposte, o riceverne di così pessime, da stroncare sul nascere il rapporto lavorativo.

Ma, talvolta, i colloqui di lavoro vanno male anche perché, tra le varie sorprese a cui si va incontro, c'è anche quella relativa alla stessa posizione per la quale ci si candida. Lo sa bene un'aspirante lavoratrice dalle Marche, che chiameremo Anna, nome di fantasia a tutela della sua privacy, che ha raccontato su Facebook la sua ultima esperienza in fase di colloquio. Una chiacchierata svoltasi nel centro estetico a cui aveva inviato il curriculum, rispondendo a un annuncio di lavoro per receptionist. La persona, quindi, addetta all'accoglienza della clientela, colui o colei che gestisce gli appuntamenti, risponde al telefono, organizza la settimana lavorativa del personale addetto ai trattamenti estetici. Nonché il primo viso che il cliente, entrando in un centro estetico, incontra. Vediamo cosa è accaduto ad Anna.

Marche, fa un colloquio di lavoro come receptionist in un centro estetico. Ma il capo le propone tutt'altro

Anna inizia così il suo racconto: "Ho mandato il curriculum per un centro estetico, di cui non farò il nome, per la figura di receptionist. Da lì un colloquio fin troppo bello per essere vero". La chiacchierata, dunque, fa promettere molto bene all'aspirante lavoratrice. Ma, purtroppo, una sorpresa amara aspetta Anna. Il capo, infatti, al termine del colloquio, le dice: "Tu saresti perfetta per essere la nostra brand ambassador. C’è qualcosa che cambieresti del tuo corpo? Portando i risultati dei nostri interventi di estetica su di te, potresti portare ovunque il nostro nome".
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Insomma, il datore di lavoro le propone tutt'altra mansione rispetto a quella per cui la candidata si era presentata. Il brand ambassador è una persona incaricata di rappresentare e promuovere un marchio, un'azienda o un prodotto. Ruolo solitamente svolto da celebrità, influencer, esperti del settore o consumatori entusiasti che condividono la loro passione e le loro esperienze positive con il marchio attraverso vari canali, come i social media, eventi dal vivo o campagne pubblicitarie. Qualcosa, insomma, di molto lontano dalla più semplice figura di receptionist. La riflessione amara di Anna non lascia spazio ad interpretazioni: "Io cerco un lavoro perché non ho una lira per piangere, figurati per fare i trattamenti. Tutto ciò per una stramba graduatoria per poi fare la receptionist".