Il cliente di una cicchetteria di Venezia ha mostrato lo scontrino del pranzo a base di pesce: quanto ha speso e cosa ha ordinato.
Venezia, città sospesa sull'acqua, è un labirinto di canali e calle che nascondono tesori d'arte, storia e tradizioni culinarie uniche. Tra le meraviglie di questa città senza tempo, le cicchetterie rappresentano una delle esperienze più autentiche e affascinanti per i buongustai e gli amanti della vita locale. Questi piccoli locali, sparsi tra le piazze e le calli, offrono una varietà di "cicchetti", piccoli stuzzichini che spaziano dai classici crostini con le sarde a creazioni più innovative, accompagnati da una gustosa ombra: un buon bicchiere di vino.
Ma cosa accade quando lo scontrino di una di queste storiche cicchetterie veneziane diventa il simbolo di una Venezia a portata di portafoglio che credevamo scomparsa? Questa è la storia di un turista, colpita non solo dalla qualità e dalla varietà dei cicchetti gustati ma anche dall'inatteso dettaglio sullo scontrino che ha trasformato un normale pranzo in un ricordo indelebile.
Lo scontrino della cicchetteria di Venezia
Lo scontrino del pranzo in cicchetteria a Venezia è stato condiviso da Claudio, un turista che ha avuto la fortuna di trovare questo posticino insieme alla sua compagna durante una gita nella città lagunare. "Oltre ogni aspettativa", è il commento secco di Claudio in merito alla sua esperienza in cicchetteria. D'altronde, lo scontrino che ha condiviso parla chiaro. In totale, i due commensali hanno spesso 40 euro. Ovvero, 20 euro a testa. Ma cosa hanno ordinato. I due commensali hanno optato per il menù fisso a 14,50 euro che comprende gli spaghetti alle vongole, la frittura di gamberi e calamari e un contorno a scelta tra patate fritte e insalata mista. Per accompagnare il pranzo, hanno ordinato mezzo litro di vino bianco a 7 euro che nello scontrino è indicato erroneamente sotto la voce 'antipasto'. Per concludere, ordinano anche 2 caffè decaffeinati (2 euro l'uno).
Insomma, spendere 20 euro a persona per un pranzo completo a Venezia è un'ottima sorpresa. Dopotutto, la città lagunare è rinomata per i suoi prezzi non proprio economici che il grande flusso di turisti contribuisce ad alzare ancora di più. Questa cicchetteria, di cui non possiamo fare il nome per questioni di privacy, ha stupito positivamente Claudio e i membri del gruppo su Facebook in cui è stata condivisa la recensione culinaria. Un'esperienza decisamente positiva in un'Italia segnata sempre di più dal fenomeno del caro prezzi. E voi, siete mai stati a Venezia? Credete che il prezzo pagato dai due turisti sia giusto oppure no?
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