Benzina, cartelli con i prezzi medi del carburante: una sentenza ribalta la situazione

Benzina, cartelli con i prezzi medi del carburante: una sentenza ribalta la situazione

Una sentenza del Consiglio di Stato scuote il mondo dei carburanti: i cartelli con i prezzi medi della benzina sono stati ritenuti illegittimi.

L'estate scorsa, nel bel mezzo del caos del caro benzina, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, guidato da Adolfo Urso, ha introdotto l'obbligo per i distributori di benzina di esporre un cartello con i prezzi medi regionali del carburante. Questo prezzo può essere trovato sul sito del Ministero e, secondo Urso, avrebbe aiutato i consumatori a capire quando i distributori applicano un prezzo troppo alto. Un'operazione, quindi, dettata dalla necessità di trasparenza. Nei mesi successivi all'introduzione di questo obbligo, il prezzo del carburante è diminuito.

Il ministro Urso ha affermato che uno dei motivi dietro questa diminuzione è stata proprio l'introduzione del cartello con i prezzi medi. Tuttavia, analizzando il fenomeno nella sua complessità, appare chiaro come altri fattori abbiano giocato a favore della diminuzione del prezzo della benzina. Tra questi troviamo l'abbassamento del prezzo del petrolio e il fatto che la diminuzione sia avvenuta anche in altri paesi europei come Spagna, Francia e Germania. Inoltre, l'Agcm (l’Autorità garante della concorrenza e del mercato) ha più volte criticato il cartello che è stato bocciato dal Tar e, ora, anche dal Consiglio di Stato. 

Benzina, cartelli con i prezzi medi del carburante: una sentenza ribalta la situazione
Cartelli con i prezzi medi della benzina: arriva la bocciatura definitva

La sentenza del Consiglio di Stato sul cartello dei prezzi medi della benzina

La sentenza del Consiglio di Stato ha bocciato l'obbligo per i distributori di esporre i cartelloni con i prezzi medi dei carburanti. Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso del Ministero delle Imprese e del Made in Italy ma ha comunque bocciato l'articolo del decreto ministeriale che introduce l'obbligo di esporre i cartelli con i prezzi medi. "Irragionevole e sproporzionata" ha definito il Consiglio di Stato la decisione di introdurre l'obbligo del cartellone con i prezzi medi. Il Consiglio di Stato ha spiegato che il consumatore può conoscere il prezzo medio del carburante collegandosi con un semplice clic al sito del Ministero e criticato il fatto che i costi di affissione del cartello gravano solo sulle spalle dei distributori.

Il Ministero, quindi, dovrà procedere ad annullare l'articolo del decreto e l'obbligo di esposizione dei cartelli con i prezzi medi rimosso. La sentenza del Consiglio di Stato, inoltre, precisa che il cartello, in alcuni casi, può addirittura confondere il consumatore a causa dell'eccessiva pluralità dei prezzi esposti al distributore di benzina. Bocciata, quindi, l'idea di Adolfo Urso. Il ministro delle Imprese e del Made in Italy non ha ancora rilasciato dichiarazioni a riguardo. E voi, cosa ne pensate? Siete contenti di questa sentenza oppure no? I cartelli con i prezzi medi vi hanno aiutato a risparmiare?

LEGGI ANCHE: Carburanti, Massimiliano Dona mette in guardia i consumatori: "Attenzione a questa truffa"