Trento, il giocattolaio storico della città chiude il suo negozio: le nefaste conseguenze dello shopping online
Il mondo del commercio nel 2024 si presenta come un intricato labirinto di sfide e difficoltà. Al centro di questa tempesta perfetta, c'è un settore che si dibatte per rimanere a galla, in un mare di incertezze economiche. Ed una crisi, inesorabile, che sta mettendo a dura prova centinaia di commercianti lungo l'intera lunghezza della nostra Penisola. Il commercio, un tempo pilastro fondamentale dell'economia nazionale, oggi, più che mai, si trova ad affrontare una crisi senza precedenti. Iniziata già diversi anni fa, e peggiorata dall'avvento della pandemia globale da Covid-19, che ha messo in ginocchio moltissimi imprenditori, costretti a dar fondo ai propri risparmi per restare aperti. Ma che, dopo mille sacrifici, si ritrovano oggi, comunque, con un pugno di mosche in mano. Praticamente pari a zero gli aiuti ricevuti dai governi che si sono succeduti negli ultimi anni, mentre le tensioni geopolitiche spaventano sempre più il consumatore, sempre meno incline alla spesa, e con una capacità di acquisto ridotta ai minimi termini.
In questo scenario tanto disastroso, l'inesorabile avanzata dell'e-commerce ha rappresentato un po' la stangata finale, il colpo di grazia per centinaia di commercianti. Costretti a gettare la spugna, arrendendosi dinanzi ai troppo numerosi fattori contrari. La digitalizzazione, un modello di consumo che si è ormai allontanato dall'idea tradizionale della bottega, del negozio a gestione familiare. Senza parlare della massiccia presenza, ormai praticamente ovunque, di centri commerciali e colossi dello shopping mondiale, che spazzano via i piccoli negozi. Tutte dinamiche hanno portato a una ridefinizione radicale del concetto stesso di shopping, spingendo i commercianti a reinventarsi per sopravvivere e, nella stragrande maggioranza dei casi, a chiudere.
Trento, chiude lo storico giocattolaio della città: "Lo shopping online condanna i negozi"
Da mesi Tuttonotizie intercetta e racconta la storie che arrivano da tutta Italia, che parlano, nel concreto, di questa crisi così nera del commercio. Oggi, l'ennesima segnalazione arriva dalla città di Trento, dove a chiudere i battenti è un negozio di giocattoli. 'Italo', in piazza Battisti: era aperto da circa 85 anni. Il titolare che agli inizi dello scorso secolo aprì bottega, ha mandato avanti per diverse generazioni un'attività che, negli anni, è diventata un po' un punto di riferimento della città.
Arrivato alla pensione, il negozio è stato poi portato avanti dal figlio. Ma la storia, purtroppo, finisce qui: non vale la pena, per i nipoti dello storico titolare, portare avanti un'attività, purtroppo, oggi, non più remunerativa. I giocattoli si comprano online: il negozio non ha più futuro.
LEGGI ANCHE >>> Emilia-Romagna, bottega chiude dopo 60 anni. La coppia di anziani titolari: "Pochi incassi, troppi sacrifici"