Strage di Altavilla, emergono nuovi inquietanti dettagli dalle indagini. Secondo gli inquirenti, l'unica sopravvissuta alla carneficina della famiglia Barreca sarebbe stata coinvolta nelle torture ai danni della madre e del fratello
Un caso di cronaca orribile, che si candida a diventare uno di quelli che nei prossimi anni ricorderemo, per la spietatezza che ha mosso la mano dell'assassino, o degli assassini. Ancora non si sa, nel dettaglio, chi ha ucciso Antonella Salamone, 31 anni, e i suoi due figli Emmanuel, 5 anni, e Kevin, 16 anni. Coinvolto negli omicidi, quasi sicuramente sarebbe il marito della donna, e padre dei due, Giovanni Barreca, 54enne di professione muratore. L'uomo sarebbe stato in preda a deliri religiosi, manipolato dalle ossessioni demoniache di due presunti complici, Massimo Carandente e Sabrina Fina. Queste due persone avrebbero frequentato la casa dei Barreca, entrandovi dapprima come semplici amici, e assumendo poi, man mano, uno strano potere tra quelle quattro mura.
Una casa in cui, e gli inquirenti ne sono via via più certi, avvenivano fatti inquietanti e agghiaccianti, culminati con la morte di tre innocenti. Mentre i tre sono rinchiusi in carcere, in attesa di giudizio, è da stabilire il ruolo di una quarta persona, vale a dire la terza figlia di Antonella Salamone e il marito Giovanni. Una ragazza di 17 anni, trovata dalle forze dell'ordine intervenute sul posto, in forte stato di shock. Avrebbe assistito agli omicidi e, come emerge dalle ultime dichiarazioni degli inquirenti, avrebbe preso parte anche alle torture accertate sul fratello più grande e sulla sua stessa madre.
Strage di Altavilla, anche la figlia 17enne della coppia avrebbe partecipato alle torture
Il cadavere della 31enne è stato dato alle fiamme, ma i resti recuperati dalla polizia: saranno sottoposti agli esami dei medici legali. Il corpo senza vita di Kevin, invece, era integro, e non lascia spazio a dubbi: a quanto pare il povero adolescente avrebbe subito indicibili torture prima di essere finito. Il ragazzo sarebbe stato trovato legato mani e piedi: gli assassini lo avrebbero torturato con un attizzatoio e con dei cavi dell'elettricità. Non si sa se la stessa sorte l'ha subita anche Emmanuel.
Quel che sconvolge in queste ore, sono le dichiarazioni di Ambrogio Cartosio, procuratore di Termini Imerese, che questa mattina ha tenuto una conferenza stampa. Secondo chi indaga, "la ragazza è coinvolta nella situazione che si è creata di parossismo religioso. Quindi, ha partecipato a tutta una serie di riti che in concreto sono state delle torture anche ai danni della propria madre e del proprio fratello. Per quanto riguarda l'eventuale responsabilità in materia di reati specifici da parte della ragazza, è una valutazione che non compete a noi. Abbiamo trasmesso gli atti alla Procura di Minori presso il tribunale di Palermo. Queste valutazioni le deve fare la Procura dei Minori: a noi non compete", ha concluso Cartosio.
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