Massimiliano Dona, avvocato specializzato in tutela dei consumatori, ha spiegato come funziona la truffa dei libri in abbonamento.
In un'epoca dove il digitale sembra aver preso il sopravvento, il mercato dell'editoria in Italia affronta una crisi senza precedenti. Tra le pagine ingiallite dei libri che un tempo popolavano le nostre librerie, si nasconde una verità inquietante: l'ascesa delle truffe legate agli abbonamenti di libri. Ma come ha fatto un settore così vitale della nostra cultura a scivolare in questo baratro?
Dalle difficoltà economiche che affliggono gli editori indipendenti alla crescente competizione con i giganti del digitale, i fattori sono molteplici e complessi. Tuttavia, un aspetto emerge con chiarezza: l'ingenuità e la fiducia degli appassionati di lettura vengono spesso sfruttate da schemi fraudolenti che si rivelano essere delle vere e proprie trappole. Ma come funziona questa truffa che molti cittadini denunciano all'Unione Nazionale Consumatori, di cui Massimiliano Dona è Presidente? Scopriamo all'avvocato social più virale d'Italia.
Truffa dei libri in abbonamento: tutto quello che c'è da sapere
"Ci sono tante società attive in questo genere di truffe, non faccio il nome perché la più famosa è davvero famosissima e sono sicuro che qualcuno di voi è incappato in questo tranello", spiega Massimiliano Dona. In poche parole, dipendenti della casa editrice contattano telefonicamente i lettori, facendo domande innocue sui gusti per la lettura. "Poi, alla fine, per dimostrare che avete partecipato al sondaggio, una firmetta", spiega l'avvocato.
Quindi, arriva la spiacevole sorpresa. Il lettore, infatti, scoprirà di aver stipulato un contratto di abbonamento con l'obbligo di acquistare un tot di libri ogni mese. Il consumatore, quindi, si trova in gabbia. Infatti, anche se non vuole acquistare più i libri, deve pagare lo stesso. Massimiliano Dona ha anche spiegato che reclami al telefono ed e-mail non servono a nulla. Quando si accumula credito, poi, le case editrici lo cedono a società di recupero che usano metodi molto insistenti. Massimiliano, quindi, invita consumatori che incappano in queste truffe a rivolgersi all'Unione Nazionale Consumatori. "Risolviamo ogni mese decine di casi del genere", afferma Massimiliano. Poi, rivela che lui stesso quando era giovane è finito vittima di questa truffa. Per vergogna, però, non lo ha detto alla madre e al padre per ben due anni fin quando i genitori non se ne sono accorti da soli e sono corsi ai ripari. E voi, siete mai incappati in una truffa del genere?
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