Una signora alla ricerca di lavoro ha denunciato un annuncio di un discount con uno strano requisito: perché vogliono che la commessa abbia la patente e sia automunita.
In un paese dove il mercato del lavoro si mostra sempre più esigente e selettivo, un recente annuncio di lavoro per un discount ha scatenato una polemica. Il requisito in questione? Che la futura commessa sia in possesso di patente e automunita. Ma perché un discount, luogo dedicato alla vendita al dettaglio dove le principali attività comprendono la gestione della cassa, l'assistenza al cliente e lo stoccaggio dei prodotti, avrebbe bisogno di impiegare persone che soddisfano questi specifici requisiti? Il lavoro nei discount, spesso frenetico e dinamico, richiede dedizione e flessibilità. I commessi sono la spina dorsale di questi negozi, accogliendo i clienti, gestendo le operazioni di cassa e assicurando che gli scaffali siano sempre forniti. I turni possono variare, con orari che spesso si estendono oltre la normale giornata lavorativa, includendo anche i fine settimana, per adattarsi alle esigenze di un pubblico alla ricerca di convenienza a ogni ora.
Alla luce di queste considerazioni, il requisito della patente e dell'auto sembra fuori luogo. Questa condizione non solo limita la possibilità di impiego a chi dispone di mezzi propri, ma solleva anche interrogativi sulla necessità effettiva di spostamenti che giustifichino tale richiesta. Ma qual è, quindi, il motivo per cui il discount avanza questa strana richiesta? Scopriamolo insieme.
Il motivo dell'assurdo requisito del discount per la commessa
Alessandra ha denunciato di non poter fare domanda per questa posizione sui social. Infatti, sebbene abbia preso la patente poco fa, non è ancora in possesso di un'autovettura. La signora, però, si è anche chiesta come mai un discount avanzi una richiesta del genere e delle signore che hanno esperienza nel settore le hanno spiegato i motivi. Rica ha spiegato che la causa potrebbe essere che la zona dove si trova il discount è isolata e, quindi, senza mezzi proprio si rischia di arrivare in ritardo. "Poi in questi posti devi anche mettere in conto che magari più avanti uno viene spostato, anche momentaneamente, in altre filiali", ha aggiunto un'altra signora.
"Perché così se arrivi tardi a lavoro non può essere colpa dei mezzi, ma solo tua", ha spiegato un altro membro del gruppo. Quale che sia il motivo reale, tutte le spiegazioni sollevano dei seri dubbi sulla legittimità di tale requisito. "La logica di questi ragionamenti si fa fatica a capirla. Le leggi nei contratti di lavoro non si fondano su scuse o altro", ha risposto la signora indignata. E voi, cosa ne pensate? Ritenete questo requisito giusto?