Marche, papà ginecologo assiste la moglie durante il parto: la storia che commuove l'Italia

Marche, papà ginecologo assiste sua moglie durante il parto del loro primogenito: la bella storia che rallegra la comunità di Ascoli 

Una storia bellissima arriva dalle Marche. Una vicenda semplice e miracolosa, come semplice e miracolosa è la vita. Un parto cesareo ha dato il benvenuto al mondo a Edoardo, un bimbo di quasi 3 chili nato in ottime condizioni di salute. Una nascita particolarmente fortunata e dolce, perché, mentre la mamma si prodigava in tutti gli sforzi che un parto richiede, ad aspettare il piccolo 'dall'altra parte', c'era già il suo papà. Non un papà come gli altri, di quelli che attendono, ansiosi e nervosissimi, di sentire il primo vagito della loro creatura, nella sala d'attesa. Papà Marco, invece, è un ginecologo, ha voluto fortemente assistere al parto della moglie Anna Maria.

Di più: non solo assistere, ma partecipare attivamente alla nascita del piccolino. Marco Grassi, questo il nome intero del papà, è un medico ginecologo dell’Unità Operativa Complessa di Ginecologia e Ostetricia dell’ospedale ‘Mazzoni’ di Ascoli. Un professionista, quindi, da anni dirigente del presidio ospedaliero. Dopo aver assistito tante donne, il momento più felice è arrivato anche per la sua compagna. Così, quando Edoardo, primogenito della coppia, ha deciso di venire al mondo, ad accoglierlo c'era sia la mamma, che il papà.

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Marche, papà ginecologo assiste la moglie durante il parto: la bella storia da Ascoli

La storia è stata raccontata da 'Il Resto del Carlino'. Il parto è avvenuto con un taglio cesareo riuscito perfettamente, tanto che, racconta il papà-dottore, la mamma è tornata in piena attività già qualche giorno dopo il parto.
Una notizia che scalda il cuore, di cui abbiamo bisogno, dopo tante storie, invece, assai più drammatiche di cui si è riempita la cronaca del nostro paese recentemente. Ci riferiamo, in particolare, all'abbandono di neonati da parte di genitori, mamme, perlopiù, costretti a rinunciare alla creatura che si è messa al mondo.
La povertà, la mancanza di una dimora fissa, la prospettiva azzerata di un futuro. Mille motivazioni che portano alla tragica decisione di separarsi dal bimbo o dalla bimba che per 9 mesi è cresciuto nel grembo.

Il caso più recente, quello di un neonato lasciato dalla mamma nell'ospedale Città di Aprilia, in provincia di Latina. La donna è ricercata per abbandono di minore: la scena ripresa dalle videocamere di sorveglianza, che hanno inquadrato il viso della donna.

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