Circeo, Pia Lanciotti è l'avvocata di Donatella Colasanti: "Una vita spesa per i diritti delle donne", chi era Tina Lagostena Bassi

La nostra intervista esclusiva a Pia Lanciotti, interprete dell'avvocata Tina Lagostena Bassi in Circeo su Rai 1.

Ieri sera su Rai 1 è andata in onda la prima puntata della serie Circeo, con la regia di Andrea Molaioli. Sul piccolo schermo abbiamo rivissuto, dopo il film di Stefano Mordini La Scuola Cattolica non solo le violenze subite dalle due giovani Rosaria Lopez e Donatella Colasanti, ma anche la battaglia legale successiva che ha visto l'avvocata Tina Lagostena Bassi difendere la vittima sopravvissuta, Donatella Colasanti. Greta Scarano veste i panni del personaggio di fantasia Teresa Capogrossi, giovane avvocata parte della squadra difensiva della diciassettenne. Al suo fianco c'è Pia Lanciotti, che interpreta invece la professionista realmente esistita.

Tina Lagostena Bassi è diventata una figura rinomata nei tribunali italiani come una delle avvocate più prominenti e determinate nella difesa dei diritti delle donne. Le sue appassionate arringhe, esposte con termini diretti, hanno descritto in modo crudo la violenza subita dalle donne da lei assistite, contribuendo a rompere il silenzio che circondava la questione della violenza sessuale, sia nella società che nei tribunali. In coerenza con il suo impegno per le cause femminili, è stata una delle socie fondatrici del Telefono Rosa e grazie a lei, lo stupro non è stato più considerato un'offesa alla morale, bensì alla vittima colpita.

Circeo, intervista esclusiva a Pia Lanciotti: "Io nei panni di Tina Lagostena Bassi"

Pia Lanciotti è anche i ruoli che ha interpretato nel corso della sua lunga e prolifica carriera, e noi nell'intervista che abbiamo realizzato, ne abbiamo approfittato per focalizzarci su Tina Lagostena Bassi, oltre naturalmente a Wanda Di Salvo in Mare Fuori: (QUI i dettagli). L'attrice ci ha parlato di come si è calata nel personaggio, ci ha descritto dalla sua voce chi era l'avvocata, e cosa ha comportato emotivamente calarsi nei panni di una donna che ha combattuto una vita intera per le donne, e che è stata a stretto contatto con uno dei casi di cronaca nera che più hanno sconvolto il nostro paese.

Come ha affrontato il doversi cimentare con una storia e un ruolo tanto impattanti?

"Non ho pensato alle geometrie esterne o agli ambienti esterni. Ci sono però purtroppo molte donne che non riescono a sfuggire a rapporti disfunzionali con uomini, figli, problemi tra generazioni. Tina Lagostena Bassi nella sua vita e nella sua carriera smuove il mondo: era una donna libera. Ha sposato un avvocato e ha chiesto a suo marito di poter studiare ed evolversi, lui glielo ha impedito. Poi però si è ricreduto".

Una forte ammirazione nei suoi confronti, che è scaturita anche da uno studio realizzato per capire meglio chi avrebbe dovuto interpretare e come questa donna di legge si sentiva durante le arringhe attraverso le quali cercava di difendere donne abusate, maltrattate e ai margini della società.

circeo pia lanciotti
Tina Lagostena Bassi

 

"Lagostena Bassi ha subito le leggi razziali: nella sua biografia ci sono stati degli elementi che le hanno poi permesso di capire che tutti abbiamo la possibilità di scegliere. Le donne non possono essere in grado di avere dei diritti? Perché lo stupro deve essere considerato come un'offesa alla morale e non alla persona? Lagostena Bassi ha fatto evolvere una parte di sé attraverso le donne. Con audacia e determinazione ha svelato il potere profondo di una donna, alle donne".

Emotivamente come è stato interpretare una donna così rivoluzionaria nel 1975, di fronte all'Italia dell'epoca e ad un caso tanto violento?

"Emotivamente è stato molto appassionante per me. Tina andava in barca, era appassionata di medicina olistica: per aiutare sua figlia a guarire da un problema di salute ha addirittura cominciato a studiare, per poterla aiutare attraverso l'uso delle mani. Negli anni '80 era una cosa alquanto insolita per una donna, non scontata, e questo dice molto su chi era con e senza toga. Bonaioli, il regista, è una creatura sempre in ascolto, molto intelligente e sensibile. Anche con Greta Scarano mi sono sempre trovata benissimo e con tutti i colleghi".

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