Monopoli, Dory Colavitto accoltellata a 30 volte dal suo ex compagno: la donna lotta tra la vita e la morte. Su Rai, 1 il racconto della ragazza che le ha salvato la vita
L'ennesimo caso di tentato femminicidio in Italia arriva questa volta dalla Puglia. Una vicenda orribile consumatasi a Monopoli, dove una donna, Addolorata Vitto, è stata massacrata con 30 coltellate dall'uomo con il quale intratteneva una relazione. Miracolosamente Dori, come tutti la chiamavano, è ancora viva. Gli ultimi aggiornamenti che arrivano dall'ospedale di Bari, dove è ricoverata in prognosi riservata, accendono ancora una speranza nei suoi familiari. Dori è viva, e respira autonomamente.
I medici le hanno letteralmente ricucito ogni parte del corpo, dove la povera giovane era stata raggiunta dai fendenti sferrati dall'ex compagno, ora in stato di fermo. Intervistata a La Vita in Diretta, trasmissione di Rai1 diretta da Alberto Matano, parla Claudia, una giovane di 27 anni che ha letteralmente salvato la vita di Dory, con il prezioso aiuto di suo padre. Claudia e il papà hanno infatti prestato i primissimi soccorsi a Dory, tenendola sveglia in attesa che arrivassero i soccorsi.
Monopoli, Dory ridotta in fin di vita: il racconto della ragazza che per prima l'ha soccorsa
Il racconto di Claudia è veramente forte. La ragazza ha soccorso la povera Dory dopo che lei era appena stata lasciata agonizzante sul marciapiedi dall'ex, poi fuggito via in auto.
"Erano le 5 del mattino e dormivo, quando ho sentito delle urla strazianti, come se delle persone si spostassero da un punto all'altro, non so come descriverlo. Quando poi ho sento qualcuno gridare: "Aiuto", sono corsa sul balcone di casa, e mi ha seguita anche il cane che inizia ad abbaiare. Le urla intanto diventano confuse, vedevo dei movimenti ma non in maniera chiaro, perché c'era un albero a ostacolarmi la vista. Sembrava una rissa, ma sentivo le urla di una donna. Sono andata in camera dei miei genitori e ho detto: "Dobbiamo fare qualcosa, c'è qualcuno che urla".
"Le grida di Dory si sentivano ovunque. Papà allora si è vestito immediatamente e io, per paura che venisse coinvolto, l'ho seguito. Arrivata lì, all'angolo della strada, ho visto a terra, lì vicino, una persona rannicchiata. Vedevo mio padre che parlava, e spingeva sul corpo di una persona, ho cercato di avvicinarmi ma mi sono fermata: c'era questa ragazza piena di sangue sul corpo. Papà cercava di fermare l'emorragia e le parlava per tenerla sveglia. Le chiedeva come si chiamasse e dove le facesse più male. Con le mani cercava di bloccare il sangue, mentre lei diceva di sentire freddo e di avere sete".
cvolpisce il coragg di claudia, quanti anni hai? 26. ma mio padre se non avessi svegliato lui on so di cosa staremmo parlando, mi fa rabb che lei aveva già denunc la mamma lì ol mattarello che aveva paura lo vedesse ancora lì, copsa dobb fare noi per prteggerci? uscire di casa col mattarello' hai ragione.
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