Prato professoressa ebbe una relazione con l'alunno tredicenne: per lei oggi si aprono le porte del carcere
Una storia molto dolorosa quella che arriva da Prato, una storia di violenza sessuale. Nessun romanticismo ammesso, nessuna comprensione alternativa: se un adulto abusa di un minore in età fragile, sia questi uomo o donna, si apriranno, per lui o lei, le porte del carcere. E così è stato per la professoressa di Prato che nel 2017 al 2019 ha intrattenuto una relazione con un suo allievo, all'epoca dei fatti tredicenne.
La donna è stata condannata a sei anni e mezzo in via definitiva: la Cassazione ha respinto il ricorso della difesa, ed è definitiva, oggi, la condanna a 6 anni e 5 mesi per il reato di violenza sessuale su minore. Condanna inflitta in primo grado e confermata dalla Corte di Appello di Firenze.
La donna ha già scontato agli arresti domiciliari 11 mesi: il resto della condanna lo trascorrerà in un istituto penitenziario fiorentino
Prato, professoressa ha una relazione con l'alunno tredicenne: dalla relazione nasce un bambino che oggi a 5 anni
La storia ha avuto inizio nel 2017, quando la donna, ex operatrice sanitaria diplomata al Linguistico, conosce quello che sarebbe stato il padre del suo secondo figlio. All'epoca questi aveva solo 13 anni, e frequentava la stessa palestra del primogenito della donna, di poco più giovane. Il tredicenne avrebbe dovuto sostenere, di lì a poco, l'esame di terza media, per cui la donna si propone di impartirgli lezioni di inglese. Ma, all'insaputa dei genitori dell'alunno tredicenne, la professoressa comincia ad intrattenere una relazione con il ragazzino. La prof avrebbe sviluppato una vera e propria ossessione nei confronti del tredicenne: il rapporto che si instaura tra loro è fatto di chat pressanti e minacce di togliersi la vita.
La relazione prosegue fin quando la madre del tredicenne si accorge che qualcosa non va. Incalza suo figlio a raccontargli tutto, e viene fuori la scioccante verità. Nel frattempo, la professoressa scopre di essere incinta, e porta avanti la gravidanza.
Un ruolo chiave nella vicenda lo gioca il marito della professoressa. Il quale, nonostante sarebbe stato a conoscenza del fatto che il bambino non fosse suo, accetta la situazione e cresce il piccolo. Anche l'uomo, oggi 36enne, era stato coinvolto nel processo, e in seguito assolto dopo che si sarebbe attribuito la paternità del bambino che sua moglie portava in grembo.
Il piccolo nasce nell'agosto del 2018: l'indagine nei confronti della donna scatta quando, come detto, la mamma del tredicenne scopre tutto, e denuncia la donna alle forze dell'ordine. Da un successivo esame del Dna arriva la conferma: il bambino appena nato è il figlio dell'adolescente.
L'inchiesta
La professoressa ha sempre detto di essere innamorata del 13enne.
"Questa donna ha rovinato la vita di mio figlio: per noi sarà ancora lunga, ma bisogna andare avanti. Ho altri due figli da accudire, oltre a quello abusato". Queste le parole della mamma del tredicenne ai microfoni de La Vita in Diretta, nel giugno del 2020. "Non si è vergognata mentre abusava di mio figlio e in casa aveva un altro ragazzino più piccolo. Una mamma non si comporta così: i bambini, siano maschi o femmine, non si toccano. Ha rovinato mio figlio”.
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