Una notte intensa ha visto lo sbarco di 86 migranti nel porto di Roccella Ionica, in Calabria. Le operazioni di soccorso sono state coordinate dalla Guardia Costiera. I migranti provengono da Pakistan e Kurdistan; tra loro ci sono donne, bambini e minori non accompagnati.
Lo sbarco di migranti a Roccella Ionica
La barca a vela che trasportava gli 86 migranti è stata individuata a poco più di 30 miglia di distanza dalle coste della Calabria dalla Guardia Costiera di Roccella Ionica. Gli stessi migranti hanno raccontato che sarebbero partiti dalla Turchia nella notte tra sabato e domenica scorsi. 4 giorni di viaggio in condizioni precarie, quindi, per arrivare fino alle coste calabresi.
Dopo i controlli da parte delle forze dell'ordine e del personale sanitario, i migranti sono stati sistemati temporaneamente nella tensostruttura nello scalo portuale della Locride gestita dalla Croce Rossa e dalla Protezione Civile. Questo è il 50° sbarco avvenuto a Roccella Ionica dall'inizio dell'anno, con un totale di circa 4500 migranti arrivati nel porto della Locride. Il 10 ottobre scorso, Roccella Ionica era stata protagonista di un maxi sbarco di circa 200 migranti portati in salvo grazie tra grandi difficoltà dalla Guardia Costiera locale.
L'emergenza migratoria continua
Lo sbarco di 86 migranti nel porto di Roccella Ionica riaccende l'attenzione sulla crisi migratoria che sta colpendo l'Italia. Dall'inizio dell'anno sono ormai più di 140.000 i migranti sbarcati sulle coste italiane. Nello stesso periodo dell'anno scorso, la Guardia Costiera italiana aveva soccorso poco più di 100.000 migranti. Agosto, a causa delle ottime condizioni meteorologiche, è stato il mese peggiore con 25.673 sbarchi. La Croce Rossa e la Protezione Civile stanno facendo un lavoro encomiabile nell'assistere e supportare i migranti, ma gli hotspot, come quello di Lampedusa, sono stracolmi e la situazione continua a essere emergenziale. Preoccupa anche l'aumento dei minori non accompagnati. Ad oggi, sono sbarcati in Italia più minori non accompagnati di tutto il 2022.
E' evidente che la sfida dell'immigrazione non può essere risolta da un singolo paese, ma richiede una cooperazione a livello europeo e internazionale. Su questo aspetto sta puntando molto il Governo di Giorgia Meloni. La premier, infatti, nel recente intervento all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha dichiarato che il mondo intero deve dichiarare guerra ai trafficanti di uomini. L'Italia, inoltre, vorrebbe creare, tramite investimenti e cooperazione, condizioni di vita migliori nei paesi africani di provenienza dei migranti per spingerli a restare nei paesi di nascita. Tuttavia, gli sforzi intrapresi dal Governo italiano fino a questo momento non hanno migliorato la situazione migratoria: il 2023 sta dimostrando di essere un anno tragico per l'emergenza migratoria in Italia.
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