Sardegna, lo scontrino che ci ha inviato un nostro lettore: quanto ha speso per una cena in una località balneare della Sardegna
Le meraviglie della Sardegna sono inenarrabili, spaziano dalla bellezza delle sue coste a una delle tradizioni culturali e gastronomiche più ricche d'Italia. La splendida isola riserva solo dolcezze al turista che la visita, e che da qui vorrebbe non andare più via.
L'estate è finita, ma ogni momento dell'anno è d'oro per godere della ricchezza di questa terra. Lo sa bene un nostro lettore, che ringraziamo per averci scritto, il quale si è recato in Sardegna probabilmente per il colpo di coda dell'estate appena finita. E in una piacevolissima serata di settembre, si è concesso una cena a base di pesce.
Vediamo quanto ha speso e perché ci ha tenuto a farcelo sapere.
Sardegna, turista mostra lo scontrino di una cena in un ristorante: "Quanto ho speso: piatti di pesce e un dolce tipico del posto"
Il nostro lettore è stato a cena in un ristorante di Calasetta, comune di poco più di 2000 anime della provincia del Sud Sardegna. Siamo sulla punta settentrionale dell'isola di Sant'Antioco, nell'arcipelago del Sulcis: una località bellissima.
Vediamo nel dettaglio le portate, e quanto ha speso in totale: di seguito, lo scontrino.
- 2 cozze alla marinara; costo: 14 euro a piatto
- 12 pesci alla griglia; costo: 7 euro a piatto
- 2 insalate miste; costo: 5 euro a piatto
- 2 sebadas, ovvero un dolce fritto tipico della tradizione sarda a base di semola, formaggio pecorino e miele; costo: 6 euro a piatto
Infine, 2.50 di coperto e 25 euro di acqua naturale; totale spesa: 166.50 euro.
Il caso della vendita di formaggio pecorino in Sardegna
Non lo diremo mai abbastanza: le segnalazioni di voi lettori sono preziose. Ed è proprio grazie ad una vostra email che abbiamo scoperto un caso di pratica commerciale scorretta avvenuta proprio in Sardegna. Dove, questa estate, un turista di Cologno Monzese ha acquistato 6 chili di squisito pecorino sardo a un prezzo esagerato: 873 euro. La cifra, al momento del pagamento, testimonia l'uomo, non era stata specificata in maniera chiara. Ed è così che, senza rendersene conto, ha sborsato quasi 1000 euro per una piccola quantità di cibo. I venditori in questione giravano su un furgone bianco, e attiravano i clienti lungo la strada, invitandoli ad assaggiare le loro prelibatezze.
Il turista lombardo ci ha in seguito contattato: in questo articolo il caso spiegato nel dettaglio, e in questo secondo articolo l'aggiornamento successivo con l'intervista al nostro lettore.
+++ Stiamo raccogliendo da tutt'Italia altre testimonianze di questo genere: se un'esperienza simile è capitata anche a te, ti invitiamo a contattarci all'indirizzo postale di redazione: posta@tuttonotizie.eu +++
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