La Reggina riparte dai dilettanti e cambia nome: "Rinascerà dalle ceneri"

Esattamente come la fenice araba che rinasce dalle proprie ceneri. È l'intento della Reggina Calcio che a seguito del fallimento causato dalla mancata iscrizione al campionato di Serie B continuerà la propria storia dalla Serie D. Una nuova categoria ma non solo. La Reggina 1914 non avrà più questa denominazione ma si chiamerà La Fenice Amaranto. 

La spiegazione del nome è presto trovata. La fenice che rinasce dalle proprie ceneri è esattamente ciò che si augurano gli appassionati di calcio e i tifosi della principale della Calabria. Per la squadra di Reggio si tratta del secondo fallimento nel giro degli ultimi dieci anni e la speranza è quella di non tornare a vivere storie del genere. Amaranto a causa dei colori sociali della squadra che ovviamente rimarranno gli stessi e per cui l'amore da parte dei supporters non conosce categoria.

La Reggina torna fra i dilettanti

Il club calabrese, infatti, dopo aver fatto ricorso a tutti i gradi di giudizio possibili, si è arreso alla sentenza e a partire da questa stagione,ripartirà dunque dalla Serie D. Il titolo sportivo è ora nelle mani della nuova società, La Fenice Amaranto, che ha potuto iscriversi, in base all’articolo 52 comma 10, in sovrannumero al girone I di Serie D. La nuova stagione per la squadra amaranto inizierà a tutti gli effetti a partire dalla quarta giornata in quanto la Federazione e la LND hanno trasformato la prima giornata di campionato, disputata lo scorso weekend in turno di riposo rimodulando parzialmente il girone concedendo alla Reggina di rinviare le prossime due gare di campionato. Ma le novità non sono finite qui: la storica società attraverso un comunicato ha annunciato, su pressione dei tifosi, il cambio del nome in attesa di riprendere la vecchia denominazione nelle prossime stagioni.

Un'estate di passione

Dopo la qualificazione ai playoff nell’ultima Serie B, la Reggina ha mancato l’iscrizione al torneo cadetto. Una vera e propria battaglia legale portata avanti da Felice Saladini, proprietario da giugno 2022, per scongiurare il verdetto negativo anche al Consiglio di Stato, ultimo grado di giudizio disponibile e che ha sancito la ripartenza dai dilettanti. Ma perché la Reggina cambierà nome? Lo dice il regolamento della Figc, che non consente alle società che hanno nomi unici e distintivi, come Sampdoria, Juventus o Fiorentina di avere la stessa denominazione dopo un fallimento.

Due fallimenti in dieci anni

Era già successo nel 2015 e con l'analoga situazione. In quell'anno si chiudeva l'era più gloriosa nella storia della Reggina. Prima di quell'annata funesta a capo della formazione di Reggio Calabria c'era lo storico presidente Lillo Foti, colui che portò per la prima volta in Serie A la squadra sul finire degli anni '90. Con lui gli amaranto rimasero in massima serie quasi un decennio e poterono vantare fra le proprie fila giocatori come Andrea Pirlo, Ciccio Cozza e Nicola Amoruso.

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