È il grande protagonista dell'estate, insieme agli scontrini. Una piccola battuta per sdrammatizzare su un problema serissimo, che sta minacciando gli ambienti dei mari e dei corsi d'acqua del nostro Paese. Stiamo parlando del granchio blu, il temibile predatore che ha letteralmente infestato laghi e fiumi d'Italia, e la cui velocissima riproduzione sta procedendo a ritmo vertiginoso anche nei nostri mari. Perché la presenza di questa specie di granchio rappresenta una minaccia? Perché questo crostaceo si nutre dei principali molluschi come cozze, vongole e ostriche, vale a dire una fetta importantissima dei guadagni dei pescatori.
Il problema è che il granchio blu non conosce predatori (non viene, in poche parole, eliminato da nessun altro pesce o crostaceo più grosso), e ogni volta che gli esemplari femmina si riproducono, disperdono in mare fino a 5000 uova. Ecco il motivo per il quale questo crostaceo sta, di fatto, prendendo d'assalto i mari e tutti i corsi d'acqua d'Italia. Mandando in crisi interi allevamenti di molluschi, costati ai pescatori migliaia di euro. E rovinando per almeno due decenni la popolazione marina così devastata dalle taglienti chele di questo granchio predatore.
La campagna per debellare la minaccia del granchio blu
Per sconfiggere, o, almeno, frenare il fenomeno del granchio blu, è in atto in Italia una vera e propria campagna per invitare la popolazione ad acquistare e mangiare questo crostaceo. Rendendolo, infatti, un prodotto appetibile al consumatore, i pescatori e i commercianti potranno, anche se solo in parte, recuperare un po' del guadagno perso con la drammatica diminuzione di molluschi in commercio.
L'ultima assaggiatrice di granchio blu è stata, peraltro, la stessa premier, Giorgia Meloni: in un post pubblicato su Facebook dal Ministro dell'Agricoltura, Francesco Lollobrigida, si vede il Presidente del Consiglio mostrare un piatto di granchi blu, pronti per essere serviti a tavola. E la didascalia di Lollobrigida (cognato della Meloni): "Oggi mangiamo granchio blu! Eccezionale". Un modo, chiaramente, per incentivare gli italiani a consumare il crostaceo.
Il consiglio è stato seguito da tanti italiani. Vi riportiamo la testimonianza di chi lo ha assaggiato, riportando la sua personalissima recensione.