L'INPS ha inviato una comunicazione sulla proroga dell'erogazione delle rate mensili del reddito di cittadinanza per alcuni cittadini: ecco di chi si tratta e per quanto tempo ancora potranno percepirlo.
La legge n°197 del 29 dicembre 2022 ha previsto l'abolizione del reddito di cittadinanza. Si tratta, naturalmente, della Legge di Bilancio per il 2023, che ha previsto, per la fine di quest'anno, la sospensione definitiva della misura di politica attiva e di contrasto alla povertà, introdotta nel 2019. Se il reddito è stato abolito, però, la Legge di Bilancio ha introdotto delle nuove misure, che andranno in vigore tra la fine del 2023 e l'inizio del 2024. Si tratta, in particolare, del Supporto per la formazione e il lavoro e dell'Assegno di inclusione. Il primo prevede l'erogazione di un'indennità di 350 euro mensili, previste per un limite massimo di dodici mensilità, e la possibilità per chi la percepisce di iniziare un percorso formativo e professionale finalizzato all'inserimento al lavoro.
A questa misura possono accedere tutte le persone occupabili, con un'età compresa tra i 18 e i 59 anni, con un reddito ISEE familiare non superiore a 6.000 euro annui e che non hanno i requisiti per accedere all'Assegno di inclusione. La misura partirà dal primo settembre 2023. L'assegno di inclusione partirà, invece, dal primo gennaio 2024, e vi potranno accedere i nuclei familiari nuclei familiari che abbiano almeno un componente in una delle seguenti condizioni: disabile, minorenne, con almeno 60 anni di età, oppure in condizione di svantaggio e inserito in programma di cura e assistenza dei servizi socio sanitari territoriali, che sia certificato dalla Pubblica Amministrazione. Il valore del beneficio varia, come nel caso del Reddito di cittadinanza, ma non può essere, in ogni caso, inferiore a 480 euro annui.
Reddito di cittadinanza: la comunicazione INPS sulla proroga
La Legge di Bilancio del 2023 prevedeva, inoltre, la sospensione del Reddito di Cittadinanza per chi avesse superato l'erogazione per sette mensilità. Circa 169.000 persone hanno ricevuto, alla fine del mese di luglio, un sms dall'INPS - Istituto Nazionale della Previdenza Sociale in cui venivano informate del superamento delle sette mensilità e, dunque, della sospensione della misura. Recentemente, però, l'INPS ha inviato una comunicazione in cui ha spiegato che alcuni nuclei familiari non attivabili al lavoro potranno ricevere, entro il 31 ottobre 2023, una comunicazione sulla presa in carico da parte dei servizi sociali.
Questi nuclei, e solo questi nuclei, potranno ancora percepire il Reddito di Cittadinanza, senza limite delle sette mensilità, ma non oltre il 31 dicembre 2023. Dopo il 31 dicembre 2023, infatti, questi nuclei potranno richiedere l'Assegno di Inclusione. Chi, invece, non risulterà preso in carico dai Servizi sociali, dal prossimo primo settembre potrà richiedere il Supporto per la formazione e il lavoro.
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Come ha spiegato il ragioniere Nicola Iodice su TikTok, si specifica, inoltre, che chi ha rinnovato il Reddito di Cittadinanza dopo il mese di gennaio 2023, potrà ancora riceverlo, sempre fino alla scadenza delle sette mensilità e non oltre il 31 dicembre. Così, ad esempio, chi lo ha rinnovato a marzo, e ha percepito la prima ricarica ad aprile, riceverà l'ultima ricarica nel prossimo mese di ottobre.
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