Salame e formaggio, nuovi richiami per rischio microbiologico: l’allarme del Ministero della Salute

Nuovi richiami alimentari annunciati: il Ministero della Salute ha reso noto di aver ritirato un lotto di salame e diversi lotti di formaggio, per un rischio microbiologico. Ecco tutti i dettagli da conoscere.

Negli ultimi giorni, il Ministero della Salute ha reso noti diversi richiami alimentari. In particolare, due riguardano un rischio microbiologico. Per rischio microbiologico, si intende la possibilità di contaminazione del prodotto ritirato da parte di un agente patogeno come un batterio, un virus o un altro microorganismo simile. Questo rischio è tra i più comuni, in quanto riguarda molti richiami alimentari. I richiami di questo tipo possono essere annunciati anche a scopo precauzionale: basta il solo sospetto di contaminazione da parte di uno o più prodotti facenti parte di un determinato lotto, infatti, per determinare il richiamo alimentare. Entrambi i richiami di cui parleremo in questo articolo riguardano un rischio microbiologico.

In particolare, quello dei lotti di formaggio riguarda la possibile contaminazione da parte della listeria monocytogenes. La Listeria monocytogenes è un batterio particolare e molto resistente, tanto da essere capace di crescere anche nel caso in cui gli alimenti siano refrigerati, ad esempio in frigorifero. Questa caratteristica, naturalmente, ne aumenta la pericolosità. Questo batterio può contaminare il suolo, l’acqua e le superfici degli impianti alimentari. Tra i prodotti più soggetti a questa contaminazione, per l’appunto, i salumi e i prodotti latteo-caseari, ma anche il pesce e gli ortaggi. La contaminazione può avvenire in ogni fase produttiva, in quanto il microrganismo è resistente al sale, ai pH acidi e anche al congelamento. Solo la cottura almeno oltre i 65°C lo elimina. La listeriosi, che è la malattia da contaminazione del batterio della listeria, risulta lieve nei soggetti sani, ma può diventare grave per soggetti immunodepressi, anziani, donne in gravidanza e neonati.

Salame e formaggio: i dettagli sui richiami alimentari

Salame – Soc. Agricola Ortenzi Carlo

Normative europee severe e controlli costanti restano essenziali per evitare rischi importanti. Per questo motivo, di seguito riportiamo tutte le informazioni rese note dal Ministero della Salute sui due prodotti ritirati. Per quanto riguarda il salame, il marchio del prodotto è Soc. Agricola Ortenzi Carlo, che è anche il nome o la ragione sociale dell’OSA – Operatore del Settore Alimentare, a nome del quale il prodotto è stato commercializzato. Il nome del produttore è, invece, Ortenzi Carlo.

Salame e formaggio
I dettagli sul lotto di salame richiamato. (Fonte: Ministero della Salute).

Il numero del lotto ritirato è 08/09/25, mentre lo stabilimento di produzione è sito in Contrada Colle 18, a Monte San Pietrangeli, comune della provincia di Fermo, nelle Marche. Il motivo del richiamo è semplicemente segnato come ‘Rischio microbiologico‘, e l’avvertenza degli operatori è quella di non consumare il prodotto e di riconsegnarlo presso il punto vendita.

Formaggio Raclette – Iperal Supermercati Spa

Il richiamo per listeria monocytogenes riguarda, invece, il formaggio Raclette a marchio Iperal Supermercati Spa, che è anche il nome o la ragione sociale dell’OSA a nome del quale il prodotti sono stati richiamati. Il marchio di identificazione dello stabilimento / del produttore è IT S3Y2S UE, mentre il nome del produttore è Entremont Alliance. Lo stabilimento di produzione è sito in provincia di Monza-Brianza, a Giussano, ed esattamente in via Viganò, 140 – 20833.

Salame e formaggio
I dettagli sui lotti di formaggio richiamati. (Fonte: Ministero della Salute).

Il peso di ciascuna unità di vendita è di circa 250 grammi. I numeri dei lotti ritirati sono i seguenti: 516514, 516615, 516117, 516218 e 516319. Le date di scadenza sono, invece, fissate al 26, 27, 29, 30 novembre e primo dicembre 2025. Il motivo del richiamo, come già annunciato, è la possibile presenza di listeria, e gli avvertimenti degli operatori sono di non consumare il prodotto e di riportarlo al punto vendita dove è stato acquistato.