“In Taiwan nessuno butta gli scontrini nella spazzatura e c’è un motivo molto preciso”

In Italia il tema degli scontrini torna spesso al centro delle discussioni. La quantità di carta termica prodotta ogni giorno colpisce sempre di più, soprattutto da quando i pagamenti elettronici generano ricevute più lunghe e ricche di dettagli. Nei prossimi anni qualcosa cambierà grazie allo scontrino digitale ottenibile tramite QR code, un sistema che permetterà l’invio tramite e-mail e che potrebbe ridurre enormemente il consumo di carta. Ma, mentre il nostro Paese immagina un futuro più sostenibile, esiste già un luogo in cui gli scontrini non finiscono nel cestino dopo pochi minuti: Taiwan.

L’influencer @marcreator_ ha visitato l’isola e ha chiesto ad alcuni passanti come funziona la loro particolare Lotteria degli scontrini. Il suo video, diventato virale, mostra reazioni autentiche e racconta una tradizione che unisce fiscalità, intrattenimento e un pizzico di fortuna. Ed è proprio grazie a questa tradizione che in Taiwan nessuno pensa di buttare via lo scontrino troppo in fretta.

La Lotteria degli scontrini di Taiwan: come funziona davvero

Nei primi secondi del video si vedono due ragazzi che rispondono con naturalezza alla domanda più curiosa: qual è stata la cifra più alta vinta? Uno parla dell’equivalente di 28 euro, l’altro racconta di aver vinto 200 euro. Poi appare un uomo dall’aspetto occidentale che lascia tutti senza parole: la sua vincita migliore ha raggiunto i 15.000 euro. L’autore del video sintetizza così l’esperienza taiwanese: “Ogni due mesi c’è un’estrazione e molti diventano ricchi grazie allo scontrino del latte”.

Josh, residente a Taiwan, ha vinto l'equivalente di quasi 15.000€
Josh, residente a Taiwan, ha vinto l’equivalente di quasi 15.000€

Il principio è semplice: ogni scontrino ha un codice numerico, oggi composto da otto cifre. Una volta ogni due mesi vengono estratti i numeri vincenti e i premi spaziano da poche decine di euro fino a un jackpot da 20 milioni di dollari taiwanesi, pari a oltre 550.000 euro. I turisti possono partecipare senza alcuna procedura particolare, purché conservino gli scontrini fino alla data dell’estrazione.

Una soluzione nata negli anni ’50 per combattere l’evasione fiscale

Di interessante, però, c’è che questo sistema non è nato per divertimento. Nel 1951, il Ministero delle Finanze taiwanese cercava un modo efficace per contrastare l’evasione, molto diffusa all’epoca. Molti negozi non emettevano scontrini e la tracciabilità delle vendite era quasi impossibile. L’allora ministro ebbe un’intuizione poco convenzionale: invece di puntare solo su sanzioni e controlli, pensò a un meccanismo di incentivo. Ogni acquisto avrebbe generato un biglietto valido per una lotteria nazionale. Più scontrini, più possibilità di vincere.

L’effetto fu sorprendente. Nel giro di un anno il numero degli scontrini emessi raddoppiò. L’esperimento funzionò così bene da diventare una pratica permanente e, con il tempo, parte della cultura locale. Oggi la “Receipt Lottery” è considerata uno degli esempi più riusciti di politica fiscale basata sulla partecipazione dei cittadini.

Cosa fanno ogni mese i taiwanesi con i loro scontrini

Alla fine del video di @marcreator_ compare Jason, un residente di Taipei. Racconta la sua routine: conserva tutti gli scontrini in un cassetto e, ogni due mesi, li scansiona uno ad uno tramite un’app dedicata. Se uno di questi risulta vincente, compila le informazioni richieste e si reca in un qualsiasi negozio autorizzato per riscuotere la somma. Non esistono punti specifici o procedure complicate: basta presentare il tagliando. Per vincite molto alte, tuttavia, la procedura è diversa e non potrà essere l’alimentari di quartiere a versare la somma.

Molti spettatori hanno apprezzato l’approccio delle autorità taiwanesi. Invece di partire da misure punitive, il governo ha preferito coinvolgere i cittadini in un gioco che ha reso la tracciabilità delle transazioni un’abitudine spontanea. Non mancano però i commenti di chi considera difficile vincere, come in ogni lotteria. Eppure diverse testimonianze raccontano l’opposto: una donna tedesca, ad esempio, ha spiegato di aver vissuto a Taiwan per un periodo e di aver vinto 5.000 dollari NT (circa 138 euro).

Perché questa idea incuriosisce così tanti italiani

L’interesse per il modello taiwanese cresce proprio mentre anche in Italia si discute del futuro dello scontrino cartaceo e del suo impatto ambientale. La prospettiva di un sistema che unisce digitalizzazione, riduzione degli sprechi e un incentivo economico stimola curiosità e confronto. Molti si chiedono se un approccio simile potrebbe funzionare anche da noi, in un contesto dove la trasparenza fiscale e l’innovazione digitale sono temi sempre più sentiti.

Per ora, Taiwan resta un esempio unico: un Paese in cui ogni piccolo scontrino racconta non solo un acquisto, ma anche un’idea geniale che, da oltre settant’anni, continua a trasformare la quotidianità dei cittadini.