Un borgo toscano unico per forma e fascino: Santa Maria a Monte, a forma di lumaca
Santa Maria a Monte, nel cuore del Valdarno Inferiore, è uno dei borghi più suggestivi della provincia di Pisa. Celebre per la sua pianta urbana a spirale, che ricorda la forma di una lumaca, il paese conserva intatto il fascino medievale di un tempo, con stradine concentriche, resti di cinta murarie e un panorama che abbraccia tutta la campagna toscana.
Arroccato su una collina che domina il paesaggio del Valdarno Inferiore, Santa Maria a Monte è un perfetto esempio di urbanistica medievale difensiva. Il suo impianto a chiocciola nasce dalla necessità di costruire un sistema di strade concentriche lungo le antiche tre cinta murarie che proteggevano il castello. Percorrendo questi vicoli stretti e sinuosi si ha la sensazione di tornare indietro nel tempo, tra archi, passaggi coperti e scorci improvvisi sui tetti in cotto.
Al centro del borgo si trova la Rocca, oggi sito archeologico, che testimonia l’antico ruolo strategico della città, contesa tra Pisa, Firenze e Lucca. Passeggiando per il centro storico si scopre come l’intero paese sia stato costruito seguendo una logica di difesa e controllo del territorio, ma anche di armonia con la forma naturale del colle su cui sorge.
Andiamo in viaggio virtuale in questo borgo con la travel blogger Francesca Turchi:
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Santa Maria a Monte, il borgo a spirale che racconta il Medioevo
Il borgo custodisce importanti luoghi di fede e cultura. Nella parte più alta si trova la Chiesa Collegiata di San Giovanni Evangelista, che conserva le reliquie della Beata Diana Giuntini, santa patrona del paese, a cui è dedicato anche il Museo Civico Beata Diana Giuntini. Questi luoghi raccontano la profonda devozione popolare e la storia religiosa di una comunità ancora molto legata alle proprie tradizioni.
Accanto al patrimonio sacro, Santa Maria a Monte vanta un’eredità culturale di grande rilievo. Qui visse la famiglia del poeta Giosuè Carducci, la cui Casa Museo oggi ospita anche una mostra permanente dedicata al pittore Antonio Possenti. Non lontano si trova la Casa di Vincenzo Galilei, padre del celebre scienziato Galileo, a testimoniare l’importanza intellettuale e musicale che il borgo ebbe nel Rinascimento.
Oltre al fascino delle sue stradine, Santa Maria a Monte sorprende anche per ciò che nasconde nel sottosuolo. Le antiche cisterne sotterranee per la raccolta dell’acqua sono un ingegnoso sistema idrico medievale, ancora oggi visitabile, che rivela la sapienza tecnica dei suoi abitanti. Dall’alto delle mura, invece, lo sguardo si apre su un paesaggio di colline toscane, campi coltivati e borghi vicini, rendendo la visita un’esperienza immersiva tra natura e storia.
