Tre alternative vegetali ai salumi, utili a farcire i panini: cosa consiglia l’esperto e i dettagli.
I salumi rappresentano una delle tradizioni più autentiche della gastronomia italiana e mediterranea. Nati come metodo per conservare la carne, nel tempo sono diventati simbolo di gusto e convivialità, protagonisti di tavole e ricette regionali. Derivano in gran parte da carne suina, sottoposta a salatura, stagionatura, affumicatura o cottura, e si dividono tra prodotti interi come prosciutto e pancetta e insaccati come salame o mortadella. In molte aree del Paese si utilizzano anche carni di selvaggina o di altri animali, creando varianti locali di grande pregio. In cucina i salumi mostrano una versatilità unica.
Possono essere gustati da soli, nei panini o come ingredienti di piatti più elaborati: dal prosciutto crudo nei tortellini emiliani al lardo dei crostini toscani, fino allo speck nei piatti tirolesi. Vengono impiegati anche in rustici, pizze e primi piatti come la carbonara o la pasta alla norcina. Il loro successo deriva dal sapore intenso e dal gusto umami che ne esalta le proteine stagionate. Sono legati alla tradizione e alla praticità, perché si conservano a lungo e accompagnano spesso momenti di festa. Tuttavia, il consumo eccessivo comporta rischi: il sale, i grassi saturi e i nitriti possono incidere su pressione e salute cardiovascolare. Per questo le linee guida dell’OMS – Organizzazione Mondiale della Sanità consigliano di limitarli a due porzioni settimanali da 50 g, preferendo varietà magre e con meno conservanti.
Tre alternative vegetali ai salumi: i suggerimenti del nutrizionista
Tra i vantaggi dei salumi, c’è sicuramente la loro praticità: essi possono essere usati, infatti, per farcire praticamente qualsiasi cosa, dai panini ai rustici, fino alle pizze e focacce. Esistono, però, anche delle alternative vegetali altrettanto pratiche e buone, che possono essere utilizzate da chi non mangia carne o, comunque, non vuole esagerare con i salumi. A rivelarne tre, è stato un noto esperto di alimentazione e nutrizione, e cioè il dottor Alessio Di Gennaro. Le tre alternative sono, in particolare, il mopur, e cioè un derivato del seitan, l’hummus di legumi o l’hamburger vegetale.

Le tre alternative vegetali offrono soluzioni pratiche e salutari per chi desidera ridurre la carne senza rinunciare al gusto. Il mopur, derivato del seitan e ottenuto tramite fermentazione del frumento, presenta una consistenza simile alla carne, un sapore delicato e un elevato contenuto di proteine vegetali, restando povero di grassi e privo di colesterolo. L’hummus, a base di ceci e tahina, è una crema ricca di fibre e grassi “buoni”, ideale per la digestione e il benessere cardiovascolare. La sua versatilità lo rende perfetto per panini, focacce e piatti freddi. Gli hamburger vegetali, composti da legumi, cereali e verdure, garantiscono proteine e leggerezza, riducendo l’impatto ambientale rispetto ai burger di carne. Queste alternative combinano nutrizione equilibrata, praticità e sostenibilità, rappresentando un valido alleato per una dieta varia e consapevole.
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