Il borgo della Lombardia che sembra rimasto sospeso nel tempo è a meno di un’ora da Milano: immerso nel verde, merita assolutamente una visita.
In provincia di Cremona, a circa un’ora dalla città di Milano, c’è un comune dal grande fascino, chiamato Pandino. Una frazione di questo comune è talmente bella e particolare, da essere stata inserita nella lista dei Borghi più belli d’Italia. Parliamo di Gradella, un borgo meraviglioso, che sembra sospeso nel tempo. Come spiega Federica Zumilli, una nota travel creator, questo borgo si raggiunge facilmente in auto, e il parcheggio si trova appena fuori il centro storico.
Gradella è un borgo piccolo, che si può visitare in circa un’ora: è, dunque, perfetto per una gita in giornata. Le sue case sono molto particolari: il colore è giallo ocra, e i mattoni sono a vista. Le case particolari e il verde che avvolge letteralmente questo borgo, lo rendono davvero un luogo da film. Dopo la visita, l’esperta suggerisce di fermarsi in uno degli agriturismi situati nei pressi del borgo, oppure di visitare il castello di Pandino, che si trova vicino al borgo di Gradella. Per godersi la più assoluta tranquillità, la content creator suggerisce di visitare questo borgo in settimana, meglio ancora se la mattina presto: sono questi i momenti migliori per visitare la località.
Gita di ottobre in Lombardia: alla scoperta di Pandino, Gradella e altre località meravigliose
Nonostante il borgo si possa visitare in un’ora, e sia possibile completare il viaggio nel corso di mezza giornata, noi proponiamo un itinerario più lungo, volto a visitare Gradella, Pandino e altre zone limitrofe, perfetto per un weekend del mese di ottobre. Tra le distese della campagna cremonese, l’itinerario tra Pandino e Gradella rappresenta un perfetto viaggio di due giorni tra storia, natura e sapori autunnali. A Pandino, il protagonista assoluto è il Castello Visconteo, costruito nel XIV secolo e considerato uno degli esempi più autentici di architettura fortificata lombarda. I suoi affreschi medievali e le sale ben conservate raccontano la grandezza viscontea. Il centro del paese invita a una passeggiata tranquilla tra la Chiesa di Santa Margherita e il Santuario della Beata Vergine del Riposo, piccole gemme d’arte e devozione popolare.
Visualizza questo post su Instagram
Il pomeriggio porta verso Gradella, borgo inserito tra i più belli d’Italia, dove le case gialle dai mattoni a vista e i cortili rustici evocano l’atmosfera di un passato contadino ancora intatto. Lungo il viale alberato che conduce al paese, il foliage autunnale offre scorci pittoreschi e un senso di quiete raro. Una sosta alla Chiesa Parrocchiale e a Villa Maggi completa l’esperienza culturale. La giornata si conclude con una cena in osteria, tra tortelli cremaschi, casoncelli e risotti stagionali, accompagnati da vini del territorio.
La seconda giornata
La seconda giornata di questo itinerario tra Pandino e Gradella è dedicata alla scoperta dei dintorni. La mattina inizia nel Parco Sovracomunale del Fiume Tormo, un’area verde che custodisce la bellezza silenziosa della pianura cremonese. Tra sentieri pianeggianti, risorgive e filari di pioppi, il percorso si snoda dolcemente tra campi e corsi d’acqua, offrendo un contatto diretto con la natura e con l’atmosfera lenta della campagna. È il luogo ideale per chi ama le passeggiate rilassanti o un breve trekking, magari fino ai piccoli borghi di Castel Gabbiano o Spino d’Adda, dove il tempo sembra essersi fermato. A pranzo si può scegliere una delle trattorie locali di Spino d’Adda o Castelleone, dove la cucina tradizionale conserva tutto il sapore della gastronomia cremonese. I marubini in brodo, i salumi stagionati e i dolci artigianali raccontano la storia di una terra generosa e autentica.

Il pomeriggio prosegue tra cultura e paesaggio: a pochi chilometri, Crema accoglie con il suo centro storico elegante, dominato da Piazza Duomo, dal Torrazzo e dai palazzi d’epoca. Chi preferisce un’atmosfera più raccolta può optare per Castelleone, borgo medievale con la sua Rocca e le chiese secolari immerse nel silenzio. In alternativa, la Riserva Naturale Palata del Menasciutto regala un’esperienza immersiva tra flora e fauna locale, incorniciata dai colori caldi dell’autunno. Questo itinerario di due giorni unisce, dunque, cammini lenti, sapori autentici e suggestioni storiche, rivelando la parte più intima e poetica della Lombardia rurale.