Il Ministero della Salute ha reso noto un nuovo richiamo: in particolare, è stato ritirato un lotto di carne di cinghiale per la possibile contaminazione da salmonella.
Un lotto di carne di cinghiale è stato recentemente richiamato dal mercato italiano, per il rischio di contaminazione da salmonella spp. Si tratta, in particolare, del Grifburger di Cinghiale gr. 130, prodotto da Il Grifone Srl. Anche il nome o la ragione sociale dell’OSA – Operatore del Settore Alimentare, a nome del quale il prodotto è commercializzato, è Il Grifone Srl, mentre il marchio di identificazione dello stabilimento o del produttore è IT E5Q37. Il numero del lotto di produzione ritirato è 05525.
Lo stabilimento di produzione è sito a Rive d’Arcano, in provincia di Udine, ed esattamente in via Principale 37, località Pozzalis, 33030. Il termine minimo di conservazione della carne è fissato al 6 marzo 2027, mentre il peso di ciascuna unità di vendita è di 130 grammi circa. Come già anticipato precedentemente, il motivo del richiamo è la presenza di salmonella spp. Per questo motivo, gli operatori suggeriscono ai consumatori, che avessero acquistato uno dei prodotti facenti parte del lotto ritirato, di restituirle al produttore, in via Principale 37, località Pozzalis, 33030, a Rive d’Arcano (UD).
Ritirate confezioni di burger di carne di cinghiale per salmonella: i dettagli sul pericoloso batterio
La Salmonella spp è un gruppo di batteri responsabili della salmonellosi, un’infezione che può provocare diarrea, febbre e forti crampi addominali. Nelle forme più gravi, soprattutto tra bambini, anziani e soggetti fragili, può condurre a disidratazione e infezioni sistemiche potenzialmente fatali. Questo microrganismo si trova comunemente nell’intestino di animali da allevamento come polli, suini e bovini. Durante la macellazione o la lavorazione delle carni, una scarsa igiene può favorire la contaminazione degli alimenti. Le carni di pollo e tacchino risultano le più esposte, ma anche uova e latticini non pastorizzati possono costituire un pericolo. La difficoltà maggiore è che la carne infetta non mostra alterazioni evidenti, e se non viene cotta correttamente, può trasmettere l’infezione. Il ritiro di alimenti contaminati è una misura di prevenzione sanitaria indispensabile.

Anche una minima quantità di salmonella può bastare a scatenare un’infezione, motivo per cui le autorità, tra cui il Ministero della Salute, dispongono il ritiro immediato dei lotti sospetti. I prodotti più coinvolti sono carne fresca, salumi, uova e derivati del latte, ma talvolta anche vegetali. Le operazioni di richiamo, come quella di cui abbiamo parlato in questo articolo, vengono eseguite in modo rapido e trasparente. Esse servono a evitare focolai epidemici e a proteggere la salute pubblica. La salmonella, infatti, resta uno dei patogeni alimentari più diffusi e insidiosi. Questo, perché la salmonella è capace di diffondersi con facilità lungo la catena alimentare se non vengono rispettate le norme di sicurezza e le corrette pratiche igieniche.