Vita lenta: il borgo di 40 abitanti n cui il tempo si è fermato e l’arte la fa da padrona

Un viaggio nel cuore autentico della Calabria: perché visitare Borgo Croce

Borgo Croce, frazione del comune di Fiumara in provincia di Reggio Calabria, è un luogo che incanta chiunque vi metta piede. Situato tra le colline calabresi e a poca distanza dal Parco Nazionale d’Aspromonte, rappresenta un modello unico di rinascita culturale e sociale. Questo piccolo centro, che oggi conta circa 45 abitanti fissi, è diventato negli ultimi anni una meta ideale per chi ama il turismo lento, le tradizioni e l’arte diffusa.

La storia recente di Borgo Croce è quella di una rinascita che ha dell’incredibile. Per anni il paese ha sofferto lo spopolamento, con molti abitanti costretti a lasciare le proprie case in cerca di lavoro altrove. Dal 2020, però, il borgo ha iniziato a rifiorire grazie all’impegno di Maria Grazia Chirico e di un gruppo di residenti determinati a ridargli vita. Nasce così un progetto sociale e artistico che ha trasformato il paese in un museo a cielo aperto, con murales che colorano vicoli e facciate, raccontando storie di memoria e tradizioni locali.

Questa iniziativa, formalizzata nel 2023 con la creazione di un’associazione culturale, si regge sulla partecipazione della comunità e su donazioni volontarie, dimostrando come l’arte possa diventare strumento di coesione e sviluppo. Oggi Borgo Croce è un simbolo di recupero rurale che ha attirato premi e persino l’interesse di studiosi e università, diventando ispirazione per tesi di laurea e modelli di turismo sostenibile.
Splendido il racconto che ne fa di questo luogo la travel creator @piemontesinainviaggio

Architettura, tradizioni e natura intorno a Borgo Croce

Passeggiando tra le case in pietra e i vicoletti di Borgo Croce, il visitatore si immerge in un’atmosfera autentica, lontana dalla frenesia urbana. Le piazze raccolte, le botteghe artigiane e le osterie tipiche offrono l’occasione di scoprire la Calabria più genuina. Dai punti panoramici che dominano la collina, lo sguardo si perde tra uliveti, campi coltivati e la vegetazione mediterranea che accompagna fino ai sentieri dell’Aspromonte.

Le vicinanze custodiscono tesori naturali e storici, come le affascinanti Grotte di Tremusa, legate a leggende popolari e alla geologia millenaria del territorio. Ma Borgo Croce non è solo natura e paesaggio: è anche un luogo di tradizioni vive, dalle sagre ai festeggiamenti natalizi, tra cui spicca l’iniziativa “Igers XMas”. Gli antichi mulini e i lavatoi della Fiumara di Catona, oggi recuperati, raccontano la vocazione agropastorale di una comunità che ha sempre vissuto in armonia con la propria terra.

Accoglienza e turismo lento in Calabria

Uno degli aspetti più affascinanti di Borgo Croce è il senso di comunità che vi si respira. Gli abitanti, pur essendo pochi, custodiscono con orgoglio il loro borgo e accolgono i visitatori con calore, rendendo l’esperienza unica. Nei mesi estivi, quando gli emigrati tornano e le feste animano le vie, il numero di residenti sale fino a 150, restituendo al borgo l’energia delle stagioni più vivaci.

Il paese oggi rappresenta un vero modello di turismo lento, ideale per chi desidera vivere esperienze autentiche, tra passeggiate nei vicoli dipinti, degustazioni di prodotti locali e incontri con i residenti che narrano leggende e storie di famiglia. Borgo Croce è dunque molto più di una semplice meta turistica: è un museo vivente che celebra l’identità calabrese, un laboratorio di rinascita collettiva e un luogo in cui il tempo sembra scorrere in armonia con la natura. Visitandolo, si entra in contatto con un’Italia fatta di memoria, accoglienza e bellezza diffusa, difficile da dimenticare.