Crema solare da 20, 30 o 50? Il prof di fisica sfata un grande mito: qual è la migliore

Crema solare, il messaggio fondamentale lanciato dal prof di fisica Vincenzo Schettino

L’utilità della crema solare è ampiamente riconosciuta in ambito dermatologico, ma ancora oggi la sua applicazione è spesso trascurata o sottovalutata, soprattutto nei mesi estivi. La crema solare agisce come una barriera contro i raggi ultravioletti (UV), responsabili dell’invecchiamento precoce della pelle, delle scottature e, nei casi più gravi, dello sviluppo di tumori cutanei come il melanoma. Nonostante ciò, molte persone continuano a ignorare questi rischi in nome di un’abbronzatura intensa e rapida, vista come simbolo di benessere e attrattiva fisica. È proprio questo il paradosso estivo: mentre si ricorre a strategie per migliorare l’aspetto esteriore, si espone il corpo a danni profondi e a volte irreversibili.

Il desiderio di “colorarsi” in fretta porta a esporsi senza protezione durante le ore più calde della giornata, sottovalutando gli effetti cumulativi dei raggi solari. In pochi riflettono sul fatto che il sole, pur essendo fonte di vita, è anche un agente aggressivo se non gestito con responsabilità. Questa leggerezza, alimentata spesso da mode e disinformazione, rende l’abbronzatura un comportamento potenzialmente pericoloso, specialmente in assenza di una protezione adeguata e costante.
Un contenuto davvero molto utile è offerto da Vincenzo Schettino, professore di fisica divenuto famosissimo in tutta Italia grazie al suo profilo social @lafisicachecipiace. Dal quale dimostra come la fisica, materia spesso odiata dagli studenti a scuola, sia invece applicabile a tutte le circostanze della vita quotidiana. E, spiegata con un modo semplice e diretto, come il suo, è comprensibile davvero a tutti. E la fisica si applica anche al mare, quando, appunto, ci si spalma sulla pelle la crema solare.

Crema solare, l'importanza di usarla e perché scegliere il filtro 50

"L’abbronzatura è un meccanismo di difesa della pelle", esordisce il prof Schettino nel suo ultimo video social. "Cioè la pelle, per proteggersi dal sole, produce la melanina, che è un pigmento che macroscopicamente ci fa vedere la pelle più scura". A questo punto potremmo pensare che, in quanto meccanismo di difesa, siamo tranquilli quando ci abbronziamo?
"No", risponde l'esperto, "perché questo meccanismo non basta. La crema aumenta la difesa della nostra pelle, e ci fa abbronzare. Non è vero che non ci fa abbronzare. Però cerchiamo di capire com'è fatta la crema solare".

 

"Il filtro 50 che significa, cos’è? Le creme contengono i cosiddetti filtri solari, sostanze che riflettono i raggi ultravioletti, oppure li trasformano in calore. Cosa significa protezione 50? Significa che 1/50esimo dei raggi solari passa, ovvero il 2%. Uno dirà: è bassissimo. No, perché è sufficiente per abbronzarsi, ed è questo il punto. Passano meno raggi ultravioletti, ma sono sufficienti per abbronzarci, e la pelle è protetta anche dai danni". E, infine, un messaggio sacrosanto: "Credetemi: da quando uso la crema, io mi abbronzo tantissimo. Quindi, messaggio universale: utilizziamo la crema solare, sempre sempre sempre".