Italiani scoprono usanze assurde in Australia: "Nei supermercati camminano così"

Italiani scoprono usanze che sarebbero impensabili in Australia: ecco come camminano per strada e nei supermercati.

Chiunque metta piede in Australia per la prima volta lo capisce subito: qui, le regole del vivere quotidiano sono molto diverse da quelle italiane. Non si tratta solo di paesaggi spettacolari o accenti diversi. È nella routine, nei piccoli dettagli, che emergono le vere differenze culturali. Alcune possono sembrare bizzarre, altre semplicemente affascinanti. Ecco un viaggio tra le abitudini più curiose che separano, e al tempo stesso avvicinano, l’Italia e l’Australia.

Italiani scoprono usanze in Australia: come camminano nei supermercati

A mostrare alcune tra le abitudini  In Italia, l’idea di mangiare carne di canguro potrebbe far storcere il naso a molti. In Australia, invece, è parte integrante della cucina. Si trova ovunque, dai supermercati ai ristoranti, venduta sia in tagli pregiati che in semplici hamburger. Considerata una carne magra, ecologica e ricca di proteine, è apprezzata sia per motivi salutistici che ambientali. La sorpresa non finisce qui: anche cani e gatti mangiano regolarmente cibo a base di carne di canguro. È una scelta così diffusa da sembrare del tutto ordinaria, al punto che nessuno si stupisce vedendo scaffali interi dedicati a questi prodotti nei negozi per animali. A mostrare alcune immagini e abitudini sono i due influencer, conosciuti come @thetravelization.

L’Australia è famosa per le sue spiagge mozzafiato, ma anche per i suoi pericoli nascosti. Le meduse, soprattutto nel nord del Paese, rappresentano un rischio reale e molto comune. Non è raro, quindi, imbattersi in bottiglie di aceto sistemate lungo le spiagge. Sono lì per un motivo ben preciso: neutralizzare le tossine dopo una puntura. L’aceto, infatti, è uno dei rimedi d’emergenza più efficaci per trattare il contatto con le meduse. In Italia, un’idea del genere sembrerebbe quasi surreale, ma in Australia fa parte del kit da spiaggia.

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Persone scalze in Australia. Fonte: Instagram

Camminare scalzi non è un vezzo alternativo, ma una vera e propria abitudine. In Australia si va scalzi ovunque: per strada, nei negozi, al supermercato e perfino sotto la pioggia. Non si tratta di trascuratezza, ma di una diversa concezione del rapporto con l’ambiente e con il proprio corpo. Per un italiano, abituato a vedere le scarpe come un accessorio imprescindibile, questa libertà può sembrare sorprendente, ma racconta molto della mentalità rilassata e informale degli australiani. Il posto è conosciuto soprattutto per il clima mite, specie in molte zone. Non solo, c'è uno stile di vita molto informale e rilassato e il camminare scalzi fa parte proprio di questa cultura del benessere e della libertà che viene percepita anche come forma di connessione con la natura e la terra.

Supermercati a misura di bambino

Un’altra abitudine che spiazza è quella dei supermercati che offrono frutta fresca gratuita ai bambini. Mentre i genitori fanno la spesa, i più piccoli possono scegliere tra mele, banane e mandarini messi a disposizione all’ingresso. Un modo semplice ma efficace per promuovere una dieta sana e rendere l’esperienza dello shopping più piacevole per tutti. In Italia, una simile attenzione al benessere infantile nei supermercati è ancora rara, ma potrebbe rappresentare uno spunto interessante da imitare.

Nel nostro paese, l'idea di usufruire gratuitamente di strutture pubbliche come piscine o barbecue è quasi impensabile. In Australia, invece, è la normalità. Ogni città, dalle metropoli ai centri più piccoli, è dotata di aree attrezzate per il tempo libero. I barbecue elettrici, posizionati nei parchi o lungo la costa, sono sempre puliti e perfettamente funzionanti. Chiunque può utilizzarli senza pagare un centesimo. Le piscine pubbliche, spesso all’aperto e panoramiche, sono un altro esempio di questa generosità infrastrutturale. Sono accessibili gratuitamente o a costi simbolici, offrendo a tutti la possibilità di nuotare e rilassarsi senza barriere economiche.