Stasera in tv, kolossal che ha fatto la storia del cinema: ha vinto 1 premio Oscar

Stasera in tv ci sarà un grande film kolossal con la grande Nicole Kidman: ha vinto anche un premio Oscar.

Stasera in prima serata torna sul piccolo schermo La bussola d’oro, il kolossal fantasy che nel 2007 ha conquistato il pubblico di tutto il mondo. Diretto da Chris Weitz e tratto dal primo romanzo della trilogia Queste oscure materie di Philip Pullman, il film catapulta lo spettatore in un universo affascinante e inquietante, dove la magia si intreccia con la filosofia, la scienza con il potere, e ogni essere umano è inseparabile dalla propria anima, che prende la forma di un animale: il daimon.

Protagonista assoluta è Lyra Belacqua, una giovane orfana interpretata da Dakota Blue Richards, che vive all’interno del Jordan College di Oxford. Siamo in un mondo alternativo che richiama l’Europa tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento, ma profondamente diverso: qui domina il Magisterium, un’organizzazione totalitaria che controlla ogni aspetto della società. La vita di Lyra cambia quando riceve un oggetto misterioso e potentissimo: l’aletiometro, una sorta di bussola dorata capace di rispondere a qualsiasi domanda.

Stasera in tv un grande film kolossal: ha vinto un premio Oscar

Il film La bussola d'oro, va in onda stasera, 30 maggio 2025, su TwentySeven, canale 27 del digitale terrestre, alle ore 21.11. L'apice della storia arriva quando il miglior amico di Lyra, Roger, viene rapito e portato in una struttura segreta nel Nord. La giovane non esita a mettersi in viaggio per salvarlo. Il suo cammino sarà costellato di scoperte e incontri straordinari: un orso corazzato caduto in disgrazia, un aeronauta eccentrico ma leale, una strega potente e antichissima. Ogni alleato diventa fondamentale in una battaglia che va ben oltre il salvataggio dei bambini scomparsi. Perché dietro tutto si nasconde un segreto che riguarda la misteriosa Polvere, una particella dorata che sembra legare tutti i mondi possibili.

Il cuore della storia è un conflitto profondo tra libertà e controllo, conoscenza e ignoranza. Il Magisterium rappresenta il potere cieco e autoritario che teme la verità e cerca di manipolare la realtà. A opporsi a questa forza oscura c’è una bambina, apparentemente fragile ma animata da una determinazione incrollabile. Il suo viaggio è anche una ricerca di identità, che culmina in una rivelazione sconvolgente: la terribile Marisa Coulter, interpretata da una glaciale Nicole Kidman, è sua madre. E il carismatico Lord Asriel, un Daniel Craig in grande forma, è suo padre.

nicole kidman
Nicole Kidman in una scena del film

Questo film si distingue per una messa in scena visivamente potente. I daimon, animati in CGI, risultano credibili e affascinanti, capaci di incarnare al meglio il legame emotivo con i protagonisti. Le ambientazioni sono curate nei minimi dettagli, dai corridoi gotici dell’università ai ghiacci del Nord, e contribuiscono a rendere il film un’esperienza immersiva. Il vero valore aggiunto è la riflessione che il film offre tra le righe. La separazione tra bambini e i loro daimon, sperimentata nei laboratori del Magisterium, è una metafora potente della perdita dell’innocenza e della libertà interiore. La Polvere, tanto temuta dall’autorità, diventa simbolo della conoscenza e della coscienza, in un racconto che non si limita all’intrattenimento ma invita a pensare.

Perché rivederlo oggi

A distanza di anni, La bussola d’oro conserva intatto il suo fascino. Non solo per le suggestioni visive o per la storia avventurosa, ma per la sua capacità di parlare al cuore e alla mente dello spettatore. In un'epoca in cui i confini tra verità e manipolazione sono sempre più sottili, la parabola di Lyra acquista nuova attualità. Una fiaba moderna che non ha paura di sfidare i dogmi, e che trova nella libertà di pensiero il suo messaggio più forte. Chi ama il fantasy con radici profonde e messaggi universali non può perderselo. Stasera, lasciarsi guidare dalla bussola d’oro è più che un viaggio: è una presa di coscienza.

Non tutti sanno, tra l'altro, che per il ruolo di Lyra Belacqua furono viste migliaia di bambine. Eppure fu scelta Dakota Blue Richards che allora era sconosciuta e aveva solo 11 anni quando iniziò le riprese. Per il regista Weitz, infatti, aveva una naturalezza tutta sua che avrebbe saputo ben rendere sullo schermo. Ha vinto un premio Oscar nel 2008 per i Migliori effetti speciali.