Se le vostre scarpe si slacciano sempre, forse è perché non le allacciate correttamente: esperto rivela qual è il verso giusto, secondo gli studi di una famosa università.
Le scarpe con i lacci costituiscono un pilastro nel panorama calzaturiero, distinguendosi per la loro versatilità. Si adattano tanto a contesti sportivi quanto a situazioni formali, fondendo funzionalità ed estetica. Il laccio, oltre a garantire una calzata stabile, contribuisce in modo decisivo allo stile e al comfort complessivo della scarpa. Tra le varianti più raffinate spiccano le stringate eleganti, come le Francesine, tipiche degli outfit più formali. Qui i lacci sono sottili, spesso tondi, realizzati in materiali come pelle o nylon intrecciato, per una resa sofisticata e duratura. Sul fronte opposto, le sneakers fanno largo uso di lacci piatti in cotone o poliestere, prediletti per la loro comodità e flessibilità. In questo caso, la varietà cromatica e decorativa dei lacci consente una forte personalizzazione del look.
Nel mondo dello sport e dell’attività fisica, le scarpe tecniche adottano lacci specifici — piatti, rotondi o elastici — per rispondere a esigenze particolari di tenuta e rapidità nella chiusura. Gli stivali e scarponcini, invece, richiedono spesso lacci più lunghi per offrire maggiore stabilità, soprattutto alla caviglia. La differenza tra lacci tondi e piatti non è soltanto estetica: i primi offrono maggior sicurezza, i secondi distribuiscono meglio la pressione, favorendo il comfort. In ogni caso, la scelta del laccio influenza sia la funzionalità della scarpa che la sua capacità di esprimere personalità. Indipendentemente dalla loro tipologia, però, tutte le scarpe con i lacci possono slacciarsi passeggiando. È una cosa normale, dato che è l'effetto della gravità e del movimento che le fa slacciare. Quando, però, questo capita spesso, può dipendere da un errore fatto da chi le indossa.
Scarpe: ecco il verso giusto da scegliere per allacciare le scarpe
Secondo uno studio dell'Università di Berkeley, negli Stati Uniti, in effetti, ci sarebbe un verso giusto con il quale allacciare le scarpe, e un verso sbagliato. A parlarne, è stato anche un noto esperto di filosofia e scienza, il dottor Riccardo Azzali. Azzali, noto per il canale social FilosofiaScienza, ha spiegato che quello del nodo classico, e cioè quello che seguono quasi tutti, non è il metodo giusto. Ma in cosa consiste, e perché? Ebbene, il nodo classico consiste in diverse fasi: prima di tutto, c'è al fase dell'incrocio dei due lacci, del far passare sotto e stringere. Questa prima fase è corretta, ed è la stessa anche per il nodo giusto. È la seconda fase, invece, che è sbagliata: dopo aver stretto i lacci, infatti, si mette il dito e si fa il giro in senso orario. Ed è qui che si sbaglia.

Il verso giusto, spiega l'esperto, non è, infatti, quello orario. Questo tipo di nodo è, infatti, più vulnerabile all'impatto e all'oscillazione del piede, i quali generano forze che, piano piano, allentano il nodo. Il verso corretto, invece, è quello antiorario. Ricapitolando, dunque, il metodo giusto è il seguente: si incrociano i lacci, si fa passare sotto un laccio e si stringe, poi si mette il dito e si fa il giro nel verso antiorario, e quindi nell'altra direzione. Un dettaglio piccolo, eppure fondamentale: con questo giro antiorario, infatti, le forze si bilanceranno, il nodo diventerà più stabile e simmetrico, e la scarpa si slaccerà molto meno facilmente. È questione di fisica!
Visualizza questo post su Instagram